Teramo, il Tar boccia la Asl: Vicentini torna primario
Accolta la sospensiva, il professore sarà di nuovo al sui posto nel reparto di urologia. "Il tribunale ha riconosciuto il mio ruolo"
TERAMO. Il professor Carlo Vicentini torna al suo posto nel reparto di Urologia del Mazzini. Il Tar ha infatti accolto la richiesta di sospensiva presentata contro la decisione dell'azienda sanitaria di mandarlo via alla luce della mancata riconferma della convenzione con l'università dell'Aquila per quel reparto. La sospensiva è stata notificata agli uffici amministrativi competenti della Asl e dell’ateneo dall’avvocato Roberto Colagrande che ha curato l’istanza. Ora c’è da attendere la decisione nel merito. «Sono fiducioso», sottolinea Vicentini, «perché il Tar ha riconosciuto il mio ruolo, accogliendo ogni punto del nostro ricorso, anche in relazione all’ateneo aquilano. La decisione accoglie l'unicità di questo aspetto, che rispetta le condizioni che legano la ricerca, l'assistenza e la didattica». Secondo Vicentini «la sospensiva riconosce che la decisione della Asl di rimuovermi dalla sera alla mattina ha prodotto difficoltà e disagi, non solo alla ma professione ma ha colpito i pazienti negando loro la continuità dell'assistenza, il reparto nella sua organizzazione lavorativa». Vicentini rientrerà dunque in reparto nel giro di poco. A sostegno del professore si era sollevata, nelle scorse settimane, una mobilitazione dentro e fuori l’ospedale che è andata di pari passo con la raccolta delle firme contro il manager Asl, Giustino Varrassi. Subito dopo la “defenestrazione “di Vicentini, era stata organizzata una manifestazione sotto la sede della Asl. Il reparto è rimasto comunque senza dirigente in tutto questo tempo, in quanto i due bandi della Asl per trovare un sostituto sono andati deserti. Soddisfatto della sospensiva. il segretario provinciale del Partito democratico, Robert Verrocchio che si è detto «felice per il professore e per i suoi pazienti, e senza parole per la dirigenza di questa Asl che pensa di poter passare sopra le leggi a proprio piacimento».
«La cosa più importante», ha aggiunto, «è che il professore potrà tornare dai propri pazienti ma è chiaro che quello che ha fatto la Asl con il reparto di Urologia è qualcosa di micidiale, e spero che la giunta regionale tragga al più presto le conclusioni di questo fallimento. Il Tar ha detto ciò che pensavano praticamente tutti, tranne Varrassi e il suo cerchio magico. Il Tar ha detto che Vicentini non poteva essere allontanato in quel modo. Credo che questo atto di Varrassi sia la ciliegina sulla torta di una gestione della Asl. È inutile che ora Chiodi provi a prendere le distanze, perché la gestione Varrassi, e tutto ciò che ne è seguito, è stata sostenuta e avallata da questa giunta regionale».
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