Teramo, insegue la ex anche in questura e finisce in carcere per stalking
Teramano bloccato dalla polizia negli uffici di viale Bovio dove la donna era andata a denunciare le sue minacce di morte. In passato il 40enne era già finito sotto inchiesta per maltrattamenti
TERAMO. L’ha inseguita fino in questura dove lei era andata per denunciare la nuova minaccia di morte dell’ex convivente. E’ un’ennesima storia di violenza quella che martedì pomeriggio si consuma in pochi attimi negli uffici di viale Bovio dove solo la pronta reazione dei poliziotti evita il peggio. Lui, un quarantenne teramano in passato già denunciato per maltrattamenti, finisce in carcere per stalking con un fermo firmato dal pm Silvia Scamurra; lei, una giovane mamma di due bambini, torna a casa con l’incubo di una storia che sicuramente non è ancora finita. La cronaca è quella di un rapporto ormai deteriorato tra ex conviventi, di minacce e violenze già finite in altre denunce.
Quando martedì pomeriggio la donna si presenta in questura vuole raccontare l’ennesima violenza subita: quella telefonata arrivata a casa con tanto di minacce di morte dall’ex convivente che l’accusa di avergli fatto spendere soldi per pagare gli avvocati dopo le precedenti denunce. Le minacce di morte non sono nuove: hanno già “condito” altri difficili momenti, a volte anche davanti alle bambine piccole. E anche questa volta il tono è pesante, così pesante che l’uomo decide di aspettare la donna all’esterno della palestra frequentata dalle figliolette per un altro chiarimento con la ex . Quando non la vede arrivare sospetta che lei possa essere andata a denunciarlo ancora una volta, cerca conferma e quando i sospetti diventano certezze va in questura e la vede scendere dalla macchina parcheggiata nelle vicinanze. La insegue e continua a minacciarla anche all’interno, davanti ai poliziotti. E’ un crescendo di urla e tentativi di aggressione bloccati dalla pronta reazione degli agenti che riescono a fermare lui e a tranquillizzare una donna terrorizzata.
L’epilogo per lui è quello del carcere: l’uomo (di cui omettiamo le generalità per tutelare le minori coinvolte) finisce in carcere per stalking su disposizione del pm di turno. Nelle prossime ore comparirà davanti al gip per l’udienza di convalida: potrà avvalersi della facoltà di non rispondere o dare la sua versione dei fatti. Alle spalle l’uomo ha altre denunce per maltrattamenti presentate sempre dalla ex convivente. Quello di martedì è l’ennesimo episodio di stalking consumato in provincia nelle ultime settimane: vittime sempre ex fidanzate, ex mogli, ex conviventi. Maltrattate, picchiate e minacciate da chi non si rassegna all’idea di un rapporto finito, di una storia che non c’è più.
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