Teramo
Teramo, l'istituto Braga non riesce ad approvare il bilancio
Il consigliere De Paulis: messi in crisi dal taglio dei contributi da parte di Provincia e Comune di Giulianova
TERAMO. Il Cda del Braga è impossibilitato ad approvare il bilancio di previsione 2014 se gli enti che provvedono al fabbisogno dell’Istituto non si impegnano a garantire la gestione ordinaria e a coprire un disavanzo di amministrazione che complessivamente ammonta a un milione e 75 mila euro. Un disavanzo che risulta tra la previsione annuale per le retribuzioni (un milione e 382mila euro) e le retribuzioni pagate e impegnate per i soli mesi di gennaio, febbraio e marzo 2014 (306mila euro).
A lanciare l’allarme è Alessia De Paulis, membro del consiglio di amministrazione del Braga, dopo la relazione rimessa dal collegio dei revisori dei conti dalla quale emerge chiaramente che senza il contributo degli enti sostenitori il Braga è senza via d’uscita. Le preoccupazioni si concentrano in primis sulla Provincia, che in passato stanziava oltre 200 mila euro, e che per il 2014 ha azzerato il suo contributo. Un peso significativo, quello dell’ente di via Milli, se si considera che nel 2012 ha stanziato 475mila euro, nel 2013 120mila e per il 2014 non è previsto un euro. A questo si aggiunge anche il ridimensionamento del Comune di Giulianova che ha ridotto la somma destinata al Braga dal 95 mila euro a 70 mila.
Il consigliere De Paulis chiede dunque al presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e al sindaco Francesco Mastromauro di conoscere le loro intenzioni sul sostegno a un istituzione storica che sta lottando per la sopravvivenza nella speranza del traguardo della statizzazione, che potrebbe arrivare troppo tardi se gli enti sostenitori non garantiranno ossigeno fino a quel momento. "Il Comune di Teramo ha lasciato inalterati i suoi trasferimenti (circa 92 mila euro) – dichiara Alessia De Paulis – non vorrei avere il timore che dietro questo abbandono ci sia una regia politica del centrosinistra per far morire il Braga, poiché sarebbe gravissimo".
Nel mirino della De Paulis finisce anche il silenzio del governatore D’Alfonso e della Regione sui fondi chiesti dal Braga per riparare le lesioni del terremoto. "Abbiamo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche una somma di 500 mila euro necessaria agli interventi di ripristino e messa in sicurezza di alcune aule dell’edificio ma al momento non abbiamo alcuna risposta". Intanto la De Paulis, in qualità di consigliere nazionale Anci, ha fatto appello al riconfermato presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni Piero Fassino di sollecitare il governo per accelerare il percorso di statizzazione che, come il Braga, riguarda oltre 20 istituti musicali italiani.