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Teramo, lo Smeraldo chiude per lavori, riaprirà a ottobre con otto sale
La famiglia Spinozzi avvia una radicale ristrutturazione della multisala, con l’introduzione del 4D. E’ destinato a rimanere l’unico cinema in città, in futuro il Comunale sarà soltanto teatro
TERAMO. Lo Smeraldo da lunedì chiude i battenti per riaprire i locali a ottobre con una nuovissima struttura e tecnologie innovative a supporto della proiezione cinematografica con l’introduzione di effetti 4 D. Come era stato anticipato proprio dalle pagine del Centro, la famiglia Spinozzi, titolare dello Smeraldo, ha deciso di anticipare le ferie estive per dare vita a un ampio intervento di riqualificazione sia architettonica che impiantistica, destinato a rinnovare l'immagine e a sviluppare le potenzialità della struttura che dovrebbe riaprire in autunno.
«La sospensione dell'attività», si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa, «risulterà più lunga del consueto proprio per la complessità delle opere programmate, e costituisce dunque la premessa necessaria alla realizzazione del progetto concepito due anni fa e sottoposto finora ai passaggi burocratici richiesti dalle norme». Nessuna altra informazione è trapelata in relazione al dettaglio dei lavori, ma le indiscrezioni parlano di un ampliamento delle volumetrie esistenti, con un aumento delle attuali tre sale (rispettivamente da 134, 139 e 300 posti) a otto. Il comunicato ufficiale diffuso sui lavori del cinema che nacque a Teramo nel 1977 (ma divenne multisala quasi vent’anni fa) parla tuttavia di una trasformazione del complesso in uno spazio la cui vocazione non sarà limitata alla proiezione audiovisiva ma orientata anche all'aggregazione sociale tramite soluzioni architettoniche e di arredo finalizzate ad esaltarne l'accoglienza.
La riapertura, nelle intenzioni degli imprenditori, avverrà dopo un intervento che oltre ad aumentare la fruibilità della struttura segna un passaggio anche in chiave sociale e urbanistica. Fiato sospeso ancora sul destino del Comunale che fino a ottobre rimarrà l’unica struttura a disposizione dei teramani per il cinema. A fine giugno scade infatti l’affidamento agli Spinozzi del Cineteatro di corso San Giorgio, ma per via dei lavori di adeguamento antincendio eseguiti lo scorso anno, il Comune concederà una proroga di un paio di mesi per recuperare la battuta d’arresto delle attività. Pertanto il Comunale, come ha dichiarato l’assessore alla cultura Francesca Lucantoni, osserverà la tradizionale pausa estiva per riprendere le attività a settembre fino alla naturale scadenza.
La famiglia Spinozzi, a conclusione dei lavori, concentrerà in via Maestri del Lavoro l’attività e l’offerta cinematografica per i teramani. Una conferma che è arrivata anche dal sindaco Brucchi nei mesi scorsi il quale, a proposito del bando per il rinnovo dell’affidamento in gestione, ha chiarito che il Comunale avrà solo una vocazione teatrale e non più cinematografica anche in virtù delle tecnologie obsolete. L’amministrazione non esclude tra le ipotesi anche una gestione diretta della struttura.
Marianna De Troia
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