Teramo, maltratta la moglie: a processo
Avrebbe picchiato la donna anche davanti alle figlie piccole
TERAMO. L’accusa è pesante: maltrattamenti e minacce alla moglie, anche davanti alle figlie piccole. Per questo un 45enne teramano è stato rinviato a giudizio del gup Giovanni de Rensis al termine dell’udienza di preliminare.
Le indagini sono partite dopo la denuncia della donna, una cittadina cubana arrivata in Italia quindici anni fa. E’ stata lei a rivolgersi ai militari per raccontare quello che avveniva dentro casa. Il resto lo ha fatto un certificato medico: quello delle lesioni accertate in ospedale. Secondo la donna l’uomo ( di cui non citiamo le generalità per tutelare la privacy dei minori coinvolti) la maltrattava sempre, in particolare proprio davanti alle bambine. Non solo.
In più occasioni l’avrebbe minacciata di morte dicendole: «ti ammazzo e ti rimando a Cuba». In altre occasioni, sempre il racconto della donna, l’avrebbe minacciata di non farle vedere più le figlie. «Viva o morta», le avrebbe detto, «ti rimando nel tuto Paese e ti puoi scordare di vedere le bambine».
Altre volte , inoltre, avrebbe minacciato di morte anche la madre della donna. Il tutto sarebbe andato avanti per mesi, fino a quando la donna non ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri per denunciare. Così sono scattate le indagini che hanno permesso di ricostruire, anche attraverso varie testimonianze, le accuse della donna. Le indagini sono diventate un fascicolo approdato sul tavolo del pm Bruno Auriemma che ha chiesto il processo.
Richiesta accolta dal giudice che ha rinviato a giudizio l’uomo. Quest’ultimo ha sempre respinto ogni accusa. Ora le accuse dovranno essere provate nel corso del dibattimento.(d.p.)
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