Teramo-mare, il no di Roseto: «Potenziate la viabilità esistente»
Il sindaco Nugnes in conferenza dei servizi: «Il tracciato previsto dà più problemi che vantaggi E comunque Anas non può procedere, va prima conclusa la valutazione dell’impatto ambientale»
ROSETO. No secco all'attuale progetto per il completamento della Teramo-mare. Lo ha ribadito il sindaco Mario Nugnes nel corso della conferenza dei servizi decisoria di lunedì sul progetto da 170 milioni di euro dell’Anas per la realizzazione del quarto lotto della superstrada: conferenza indetta dal commissario straordinario e dirigente Anas Eutimio Mucilli. Presenti per l'amministrazione comunale di Roseto, oltre al primo cittadino, i consiglieri comunali Dario Chiarobelli e Rosaria Ciancaione (delegati sulla questione dal consiglio comunale), la segretaria generale dell’ente Raffaella D’Egidio e il dirigente del I settore Riccardo Malatesta. La richiesta è quella di realizzare l'opera su un tracciato alternativo, o addirittura non realizzarla e usare i fondi per migliorare la viabilità esistente.
«Nel mio intervento», afferma Nugnes, «ho sottolineato la contrarietà generale all’opera per l’antieconomicità della stessa che vede l’investimento di una cifra molto importante senza, a nostro parere, andare a risolvere i problemi legati al traffico veicolare, visto che il progetto prevede la realizzazione di una strada a due corsie che si sovrappone alla viabilità esistente, per la quale la nostra amministrazione ha appena concluso un intervento da un milione di euro. Il progetto così come proposto potrebbe andare ad intaccare irrimediabilmente una zona di pregio agricolo del nostro territorio senza portare alcun vantaggio». Amministrazione comunale, comitati e associazioni si dicono inoltre contrari alla realizzazione dell'opera in una zona a serio rischio esondazioni data la vicinanza del fiume Tordino. «I problemi legati al rischio idrogeologico», rileva Nugnes, «con il progetto in essere non saranno affrontati. Come eccepito dal ministero della Cultura, inoltre, la conferenza decisoria di lunedì non è stata definitiva perché non si è ancora conclusa la fase relativa alla valutazione d’impatto ambientale. Per questo, ho fatto mettere a verbale che la conferenza di servizi non poteva esprimersi, appunto, per questa mancanza. Al momento, quindi, abbiamo ribadito la nostra posizione, vicina a quella dei comitati cittadini come “Terra Lieta - Val Tordino” e in coerenza con quanto portato avanti in questi anni: nello specifico abbiamo chiesto, fin dall’inizio, la messa in sicurezza dell’argine del Tordino (con la realizzazione di nuovi ed efficaci sistemi di difesa idraulica), il rispetto delle previsioni del Prg riguardo al tracciato dell’arteria viaria e la tutela delle attività che insistono in zona con il risparmio del suolo agricolo».
In definitiva, secondo amministrazione e comitati, «è necessario trovare una soluzione alternativa che possa evitare il passaggio del quarto lotto della Teramo-mare sui terreni di pregio agricolo rosetani che costeggiano il fiume Tordino e, tra quelle che abbiamo proposto, c’è anche utilizzare i fondi a disposizione per potenziare la statale 80, nel tratto tra Mosciano e Giulianova, e la strada provinciale che si collega a Coste Lanciano», conclude il primo cittadino.
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«Nel mio intervento», afferma Nugnes, «ho sottolineato la contrarietà generale all’opera per l’antieconomicità della stessa che vede l’investimento di una cifra molto importante senza, a nostro parere, andare a risolvere i problemi legati al traffico veicolare, visto che il progetto prevede la realizzazione di una strada a due corsie che si sovrappone alla viabilità esistente, per la quale la nostra amministrazione ha appena concluso un intervento da un milione di euro. Il progetto così come proposto potrebbe andare ad intaccare irrimediabilmente una zona di pregio agricolo del nostro territorio senza portare alcun vantaggio». Amministrazione comunale, comitati e associazioni si dicono inoltre contrari alla realizzazione dell'opera in una zona a serio rischio esondazioni data la vicinanza del fiume Tordino. «I problemi legati al rischio idrogeologico», rileva Nugnes, «con il progetto in essere non saranno affrontati. Come eccepito dal ministero della Cultura, inoltre, la conferenza decisoria di lunedì non è stata definitiva perché non si è ancora conclusa la fase relativa alla valutazione d’impatto ambientale. Per questo, ho fatto mettere a verbale che la conferenza di servizi non poteva esprimersi, appunto, per questa mancanza. Al momento, quindi, abbiamo ribadito la nostra posizione, vicina a quella dei comitati cittadini come “Terra Lieta - Val Tordino” e in coerenza con quanto portato avanti in questi anni: nello specifico abbiamo chiesto, fin dall’inizio, la messa in sicurezza dell’argine del Tordino (con la realizzazione di nuovi ed efficaci sistemi di difesa idraulica), il rispetto delle previsioni del Prg riguardo al tracciato dell’arteria viaria e la tutela delle attività che insistono in zona con il risparmio del suolo agricolo».
In definitiva, secondo amministrazione e comitati, «è necessario trovare una soluzione alternativa che possa evitare il passaggio del quarto lotto della Teramo-mare sui terreni di pregio agricolo rosetani che costeggiano il fiume Tordino e, tra quelle che abbiamo proposto, c’è anche utilizzare i fondi a disposizione per potenziare la statale 80, nel tratto tra Mosciano e Giulianova, e la strada provinciale che si collega a Coste Lanciano», conclude il primo cittadino.
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