costa poco sicura

Teramo, niente medici nelle postazioni estive 118

La Asl non fa un progetto, chiede di coprire il servizio con lo straordinario e incassa un rifiuto. La Cgil: «Basta illegalità»

TERAMO. Per la prima volta dopo molti anni le postazioni del 118 attive sulla costa d’estate _ Alba Adriatica e Silvi _ non avranno il medico. «La Asl avrebbe voluto che i medici coprissero il servizio con gli straordinari com'era accaduto negli ultimi due anni, ma i medici del 118 non sono più disposti a farlo e hanno firmato una lettera indirizzata al responsabile Silvio Santicchia in cui si dice chiaro e tondo che non lo faranno», spiega Renato Di Eugenio della Cgil medici, chiarendo: «Utilizzare lo straordinario per coprire un orario programmato è un illecito amministrativo».

Prima del 2013 per la Asl non c'erano problemi a inviare medici nelle postazioni estive: si chiamavano i sostituti abilitati appartenenti a una graduatoria regionale, che poi però si è esaurita. «I 29 medici del 118 di Teramo», aggiunge Nunzio Algenj della Cgil sanità, «avevano dato la propria disponibilità da diversi mesi a coprire le postazioni estive con un progetto di prestazione aggiuntiva, ma la Asl non ha provveduto in alcun modo e adesso, al momento di attivare il servizio, ha detto che non avrebbe fatto in tempo ad attivarlo. Invece faccio notare che al pronto soccorso il progetto di ore aggiuntive per coprire le ferie, che riguarda medici e infermieri, è stato approvato in due giorni».

La conseguenza dell’assenza di medici nelle postazioni estive del 118 in aree nelle quali la popolazione d’estate si quadruplica per la presenza dei turisti è facile da immaginare. «Ci saranno serie difficoltà a coprire gli interventi perché in caso di problema grave deve partire un medico da Giulianova o Sant'Omero», spiega Di Eugenio, «e si rischia di intasare i pronto soccorso perché, in mancanza di un medico, il personale non medico delle ambulanze è obbligato a portare il paziente in ospedale per qualsiasi cosa».

L’unico comune costiero che non subirà disagi è Giulianova, dove c'è una postazione fissa del 118. A Roseto di solito veniva spostato il secondo equipaggio di Giulianova «ma adesso non è possibile», aggiunge Di Eugenio, «perché il secondo equipaggio potrebbe dover andare verso Alba o verso Silvi in appoggio a volontari o infermieri».

Algenj conclude: «Questa delle postazioni estive è la punta dell'iceberg, al 118 sono tanti i problemi non risolti. Perchè? Perché manca chi ti ascolta: amministrativamente il 118 fa parte di un dipartimento (quello del territorio) e organizzativamente di un altro (quello delle emergenze), dunque c'è un continuo ping pong di responsabilità. È una situazione che non può durare».

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