Teramo: pensionato travolto, trovata l'automobilista fuggita: era andata in vacanza / VIDEO
Svolta nelle indagini della polizia stradale e postale dopo l'incidente del 2 giugno scorso con il decsso di Camillo Pechini, di Colleranesco. Sotto accusa una pensionata di 73 anni: era lei quel giorno alla guida della Clio grigia. I consigli degli investigatori: "In ogni caso, fermatevi sempre"
TERAMo. E' stata individuata e rintracciata nell'isola di Ischia, dove era in vacanza, l'automobilista che tre mesi e mezzo fa ha travolto il pensionato di Colleranesco, Camillo Pechini, morto dopo 46 giorni di coma nell'ospedale. E' una pensionata di 73 anni, le cui iniziali sono D.B.R. di Teramo, riconosciuta tra l'altro dal testimone oculare che aveva assistito all’incidente e che, messa alle strette, ha confessato. Adesso deve rispondere dei reati di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga.
Le indagini, condotte dal pm Stefano Giovagnoni e che hanno visto impegnati gli uomini della polizia stradale, erano partite subito dal racconto del testimone che parlava di una Renault Clio grigia e da un video di una telecamera privata che riprendeva la scena dell’incidente lungo la statale 80, tra Villa Volpe e Colleranesco.
Numerosi gli appelli fatti dagli investigatori ed anche dai familiari della vittima che si erano rivolti alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, affinché il colpevole si autodenunciasse.
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La polizia postale ha analizzato i tabulati telefonici attraverso i quali gli investigatori sono risaliti a circa 20mila utenze. Da qui si è arrivati a un centinaio di intestatari di cellulari che gravitavano nella zona dell'incidente. Attraverso le banche dati in uso al Dipartimento della Pubblica sicurezza, sono stati estrapolati gli intestatari, residenti nella zona della provincia di Teramo e di questi, in 5 sono risultati come possibili investitorii del pensionato perché erano in possesso di autovetture simile a quella ricercata.
I sostituti commissari della Stradale Antonio Bernardi e Stefano di Stefano sono andati a verificare le Clio dei singoli intestatari, fino a quando hanno trovato l'auto grigia parcheggiata in un garage e sulla quale, sebbene fosse stato sostituito il faro destro danneggiato nell’incidente, erano ancora chiare le tracce dell’investimento.
I CONSIGLI DELLA POLIZIA. “L’introduzione del reato di omicidio stradale con la legge n. 41 del marzo 2016”, dichiara Nadia Carletti, Dirigente della Polizia Stradale di Teramo, “può aver avuto anche l’effetto di spaventare le persone che sono coinvolte in sinistri stradali gravi che, per paura di affrontare le conseguenze penali previste dalla norma, decidono di darsi alla fuga. Ma, in realtà, la norma prevede alcuni benefici per chi invece si ferma a prestare soccorso e cioè quella di evitare l’arresto e di godere di tutte le attenuanti possibili, oltre che avere la possibilità di riottenere, dopo un periodo di sospensione, la patente di guida. Per questo è fondamentale, in ogni caso di incidente stradale, fermarsi e prestare soccorso alle persone ferite dimostrando così, al di là di quello che prevede la legge, un alto senso di civiltà e di moralità che non può e non deve mai venire meno”.