Teramo, perseguita la collega del marito con 400 telefonate

Anche decine di sms di insulti in pochi mesi: denunciata A Campli un commerciante non può avvicinarsi alla ex

TERAMO. Più di quattrocento telefonate in meno di cinque mesi, decine di sms con ingiurie e pedinamenti: la dinamica dell’ennesima storia di stalking è drammaticamente la stessa, ma questa vaolta i protagonisti sono diversi. Non è un ex marito, un ex compagno, un ex fidanzato a far precipitare nell’inferno una donna di 40 anni: questa volta ad agire è un’altra donna, la moglie del collega d’ufficio della vittima. Lo fa per gelosia, teme che tra i due ci sia una relazione. E allora perseguita l’altra con telefonate mute nel cuore della notte, a volte anche dieci in poche ore, con insulti e ingiurie via sms. Per mesi diventa l’ombra della collega di lavoro di suo marito perchè, questa è l’accusa che le fa l’altra, riesce anche a seguirla quando esce dal lavoro, quando percorre la strada che la separa dall’ufficio e dalla sua abitazione. La vittima resiste per qualche mese e poi decide di denunciare. Le indagini approdano sul tavolo del pm Bruno Auriemma che delega gli accertamenti alla squadra di polizia giudiziaria della polizia. Le indagini sono complesse, ma ben presto gli investigatori, grazie soprattutto ai tabulati, riescono a risalire all’autore delle centinaia di telefonate e di tutti i vari sms arrivati sul telefono cellulare della donna. Basta poco per scoprire che si tratta della moglie del collega di lavoro della vittima, una professionista di 40 anni che è stata denunciata per atti persecutori.

Intanto da Campli arriva un’altra storia. Un uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla ex moglie, non dovrà comunicare con lei e dovrà mantenere una distanza di almeno 5 chilometri dalla sua abitazione: è questo il provvedimento che i carabinieri della stazione di Campli hanno notificato a M.D.B., 62 anni, commerciante del posto, accusato di atti persecutori. L’ordinanza nei confronti è stata emessa dal gip del tribunale di Teramo, Giovanni de Rensis su richiesta del pubblico ministero, Laura Colica. Secondo l’accusa avrebbe ripetutamente molestata l’ex moglie, causandole un grave stato d’ansia tanto da costringerla a cambiare le proprie abitudini quotidiane di vita per proteggere la propria incolumità. Nell’ultimo periodo, l’ex marito geloso che non si rassegnava al fatto di essere stato lasciato e per questo stazionava frequentemente sotto casa della donna restando in auto; le telefonava assiduamente pronunciando tutte le volte frasi offensive e minacciose, parcheggiava la propria autovettura dietro il furgone nel nuovo compagno della donna impedendogli di fatto di recarsi al lavoro.

Secondo i carabinieri, inoltre, in una circostanza avrebbe minacciato di dare fuoco al furgone del convivente, avrebbe suonato ripetutamente e freneticamente il campanello di casa della ex moglie scagliandosi, accecato dall’ira, con calci e pugni sul portone d’ingresso della abitazione della vittima.

E’ il secondo caso di stalking avvenuto a Campli in una settimana. Qualche giorno fa un operaio di 22 anni è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale e minacce nei confronti della donna con cui ha avuto una relazione dalla quale è nata una bambina. L’altro ieri il gip ha respinto la richiesta di domiciliari fatta dai suoi legali.(d.p. e a.d.p.)

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