Teramo, Rosci interrompe lo sciopero della fame in cella

Il teramano di 30 anni condannato in primo grado a sei anni per gli scontri politici di Roma e attualmente rinchiuso nel carcere di Viterbo per evasione dagli arresti domiciliari è dimagrito di 8 chili

TERAMO. Davide Rosci, il teramano di 30 anni condannato in primo grado a sei anni per gli scontri politici di Roma e attualmente rinchiuso nel carcere di Viterbo per evasione dagli arresti domiciliari, ha deciso di interrompere lo sciopero della fame cominciato lo scorso 21 maggio. Lo ha comunicato la sorella che gli ha fatto visita nel carcere di Viterbo al consigliere regionale del Prc Maurizio Acerbo. «Davide ha perso 8 chili ma è sempre combattivo e pronto a riprendere questa forma di lotta nonviolenta se sarà necessario», ha spiegato il politico.«E’ a dir poco ingiusta una condanna a 6 anni sulla base di foto in una piazza in cui c’erano migliaia di persone. E’ assurdo che non possa scontarla agli arresti domiciliari. E sarebbe disumano non rispondere positivamente da parte del ministero alla richiesta di Davide di essere almeno trasferito in un carcere abruzzese».

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