Teramo, Rosci si sfoga: io arrestato per sbaglio
l leader Antifà dà la sua versione, in carcere riceve la visita di Acerbo e Russo Spena
TERAMO. «Ho scambiato sabato per venerdì e sono uscito convinto di dover andare al lavoro. Quando mi sono accorto dell’errore ho deciso di segnalarlo, ma mi sono accorto che non avevo credito sul telefonino. Sono andato alle Poste e all’uscita ho incontrato dei carabinieri a cui ho spiegato i fatti. Oggi sono in carcere per uno sbaglio»: Davide Rosci, leader di Azione Antifascista, condannato a sei anni per gli sontri di Roma, dà la sua versione dei fatti dopo l’evasione dai domiciliari che lo ha portato in una cella del carcere di Castrogno per evasione dai domiciliari. Il giovane, infatti, lunedì mattina è stato arrestato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Roma per violazione degli obblighi disposti dall’autorità giudiziaria. Rosci, che ha annunciato lo sciopero della fame (il secondo dopo quello avviato dopo la condanna) , ieri mattina in carcere ha ricevuto la visita di una una delegazione composta dal senatore Giovanni Russo Spena, dal consigliere regionale di Rifondazione Maurizio Acerbo e dal segretario regionale Marco Fars. «Abbiamo invitato Davide a soprassedere da forme di lotta estreme come lo sciopero della fame e della sete perchè la battaglia legale richiederà serenità e forza», si legge in una nota diffusa da Rifondazione, «ribadiamo la nostra solidarietà a Davide che è già vittima di una condanna abnorme causata dall'utilizzo di norme fasciste come "devastazione e saccheggio" che andrebbero eliminate dal Codice.Il passaggio dagli arresti domiciliari al carcere poteva essere evitato e auspichiamo che questa misura venga al piu' presto revocata. Rifondazione Comunista rimarrà sempre vicina a Davide e invita gli pseudo-garantisti di regime a non esercitare la loro sensibilità democratica solo quando i protagonisti delle vicende giudiziarie sono i potenti di turno».
Rosci è uno dei cinque condannati teramani per gli scontri di Roma e in solidarietà dei quali sabato 19 febbraio a Teramo hanno sfilato più di 2500 giovani dei vari comitati antifascista arrivati da ogni angolo d’Italia per chiedere la liberazione dei giovani condannati dal tribunale di Roma.