Teramo, sciopero della fame per una malata di Sla
Domani il marito e il blogger Falconi inizieranno la protesta: l’Ater non installa un ascensore nella palazzina dove abita la donna
TERAMO. Uno sciopero della fame per una malata di Sla che, nei fatti è prigioniera della sua casa, in una palazzina dell’Ater in via Giovanni XXIII a Colleatterrato basso. Domani, in occasione della festa della donna il marito della donna e il blogger de “I due punti” Giancarlo Falconi, e tutti coloro che vorranno unirsi , inizieranno uno sciopero della fame perchè finalmente nella palazzina venga installato un ascensore, più volte richiesto invano. Adesso la donna, Liliana Serafini , è in rianimazione, all’ospedale di Teramo. Già un anno fa la famiglia presentò richiesta di un ascensore all’Ater; l’appartamento è al quarto piano e per far uscire e rientrare la donna ci vogliono due persone che la portino a braccia lungo le scale. Non solo: nello stesso stabile risiedono altri invalidi. Il blogger, che segue l’evoluzione della storia da tempo, parla di «promesse vane dell'amministratore unico dell'Ater di Teramo, Marco Pierangeli» e di «rassicurazione di impegno del sindaco Brucchi», a cui si somma «il sorriso del governatore Gianni Chiodi, il silenzio delle opposizioni»: tutto questo ha portato « all'esasperazione Tonino, la sua famiglia e gli amici». E da qui lo sciopero della fame, che andrà avanti ad oltranza, «fin quando non ci saranno rassicurazione documentate dell'inizio lavori dell'ascensore».