la denuncia

Teramo, un tour nella città vietata ai disabili

Barriere architettoniche ovunque, anche nell'ufficio delle Politiche sociali del Comune. La denuncia dell'associazione Carrozzine Determinate: "Disabili costretti a vivere reclusi in casa"

TERAMO. Teramo non è una città per disabili. Lo assicura Claudio Ferrante, presidente dell'associazione "Carrozzine determinate", che stamattina ha portato alcuni amministratori pubblici in giro per la città per far vivere in prima persona i gravi disagi che quotidianamente vive un disabile che vive nel capoluogo. E, dulcis in fundo, la visita all'assessorato alle Politiche sociali del Comune, ovvero l'ufficio che dovrebbe occuparsi anche dei problemi dei cittadini disabili. Anche qui barriere architettoniche che rendono difficile, se non quasi impossibile, l'accesso dei disabili in carrozzina negli uffici pubblici. Ma pubblico di che? "Anche negli asili ci sono le barriere architettoniche, e in questa città per un disabile è difficile anche prendere un caffè al bar", ha dichiarato Ferrante. "Questa non è vita per i disabili teramani, costretti a vivere reclusi nelle proprie case. Reclusi dalla politica e dalle istituzioni, che non fanno nulla per rendere vivibile questa città".

Teramo, una città vietata ai disabili
Teramo città vietata ai disabili. E per dimostrarlo Claudio Ferrante, presidente dell'associazione "Carrozzine determinate", ha portato gli amministratori pubblici in carrozzella per la città, fino all'ufficio delle Politiche sociali del Comune. "A Teramo per un disabile è un'impresa anche prendere un caffè al bar". (video di Luciano Adriani)