Teramo, violenta 13enne: orco punito dal giudice

Pensionato tocca la ragazzina e le mostra foto pornografiche, il tribunale lo caccia da Teramo e gli vieta di tornarci

TERAMO. L’orco che molesta i ragazzini abita vicino casa, molte volte dentro casa. E’ un amico di famiglia, ma capita anche che sia uno zio, un cugino, un lontano parente. Se è un vicino non è quasi mai l’alieno descritto da certa demagogia politica, cioè l’immigrato. I vicini che diventano orchi sono come noi: familiari, insospettabili. Come quello di 65 anni che per tre volte ha toccato una ragazzina di 13 anni figlia di parenti. Si è spinto oltre, se in queste storie ci può essere un oltre: le ha fatto vedere le foto di un rapporto sessuale su una rivista pornografica chiedendole di farlo con lui. E’ la stessa rivista che la ragazzina ha indicato ai carabinieri, la stessa che i militari hanno trovato nella casa dell’uomo che abita fuori Abruzzo ma ha anche un appartamento sulla costa e che da ieri mattina ha il divieto di entrare nella provincia teramana.

Lo ha imposto il gip Giovanni de Rensis con una misura cautelare chiesta dal pm Bruno Auriemma al termine di una indagine complessa e delicata, come lo sono tutte quelle che travolgono la vita di bambini e ragazzini. Questa, in particolare, è nata dopo la segnalazione di una insegnante. Perchè nella scuola, uno dei luoghi di osservazione dei segnali di abuso, per fortuna ci sono ancora docenti che se ne infischiano dei tagli e continuano ad essere così attenti da poter percepire il cambiamento di una studentessa che da estroversa diventa introversa, che da sorridente diventa imbronciata e silenziosa. Troppo per un adolescente. Così succede che la ragazzina riesca a parlare di quella sofferenza lacerante, senza scampo, che accompagnerà la sua intera esistenza, che molto probabilmente le distorcerà la visione del mondo e delle relazioni, che genererà altre sofferenze. Quella tredicenne ha parlato prima con l’insegnante e poi con la sua famiglia. Ha raccontato di quando, proprio visti i buoni rapporti tra la sua famiglia e l’uomo, è rimasta per qualche ora a casa del 65enne pensionato che vive fuori Abruzzo ma che spesso torna nella cittadina della costa in cui abita. Ha circostanziato fatti e momenti anche nel corso di un interrogatorio con il pm (alla presenza di una psicologa) indispensabile per cristallizzare le accuse. Accuse che, per la procura, sono state confermate nel momento in cui i carabinieri (a cui sono state delegate le indagini) hanno fatto una perquisizione nell’abitazione dell’uomo e hanno trovato la rivista pornografica descritta dalla ragazza: era nello stesso posto indicato dalla vittima, aveva la stessa data di pubblicazione che la 13enne ricordava. Da questo momento le indagini premono sull’acceleratore: davanti ai carabinieri sfilano amici e conoscenti della ragazzina. La svolta arriva quando l’uomo e la sua famiglia, saputo della denuncia, aggrediscono verbalmente i genitori della vittima. Il pm tira le fila dell’inchiesta e rimette al gip una richiesta di domiciliari. Niente arresti: il giudice firma un’ordinanza di divieto di dimora che ieri mattina i carabinieri notificano. L’orco, per ora, non può entrare a Teramo.

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