Teramo, zuffa e sfottò razzisti nella partita under 15: divieti a due papà
I Daspo scattati nei confronti di due casertani, i teramani riuscirono ad allontanarsi e a non essere identificati. Interdizione anche a sei ultrà del Giulianova: bloccarono il bus della tifoseria del Montevarchi
TERAMO. Divieto di avvicinamento per genitori violenti sugli spalti. I Daspo (validi per un anno e preparati dalla divisione anticrimine) sono stati applicati dal questore Enrico De Simone nei confronti di due genitori-tifosi casertani a causa delle intemperanze sugli spalti avvenuti il 17 febbraio nel corso della partita del campionato under 15 tra le squadre del Teramo e della Casertana.
Quel giorno nella squadra campana giocavano alcuni ragazzi di colore che apparivano più grandi di età rispetto ai loro compagni e avversari e furono presi di mira da alcuni spettatori della partita, in particolare da alcuni genitori teramani, con sfottò notevolmente sgradevoli dal sentore razzista, come "vai a spostare le macchine". In seguito ci fu una violenta lite sugli spalti con ceffoni tra genitori casertani e teramani. La partita venne interrotta dall’arbitro, arrivarono i carabinieri. Ma nel frattempo erano rimasti solo i casertani mentre i genitori teramani erano riusciti ad allontanarsi e quindi a non essere identificati.
Oltre ai due Daspo nei confronti dei genitori, il questore ne ha firmati altri sei (validi da un minimo di due anni ad un massimo di sei) per sei tifosi del Giulianova che il 30 gennaio scorso bloccarono l’autobus che trasportava la tifoseria del Montevarchi in occasione di una partita di Coppa Italia (serie D).
L’autobus con i tifosi della squadra ospite per un errore si era ritrovato nel parcheggio riservato ai tifosi giallorossi. L’autista del mezzo aveva cercato di lasciare il piazzale, m in quei momenti ci sarebbe stato un primo contatto con i giallorossi che avrebbero iniziato a lanciare pietre contro l’autobus che a quel punto si sarebbe fermato.