Tia, aumenti da centinaia di euro

Cancellati gli sconti a chi produce rifiuti speciali: bollette triplicate

TERAMO. La nuova stangata della Tia - tariffa d'igiene ambientale, volgarmente «tassa sui rifiuti» - sta arrivando nelle case dei teramani. E fa male, molto male. A qualcuno in particolare. Perché, se per le famiglie gli aumenti sono almeno del 14 per cento (questa è la percentuale annunciata dal Comune, c'è chi lamenta che sia maggiore), per quelle utenze non domestiche che fino all'anno scorso godevano di sconti particolari la possibilità di averli non c'è più. Cancellata da una delibera di giunta del 12 aprile, con la quale l'amministrazione di Maurizio Brucchi - evidentemente bisognosa di razzolare soldi in ogni modo - abroga un articolo del regolamento Tia.

RIFIUTI SPECIALI. L'articolo 13 consentiva alle categorie - meccanici, carrozzieri, autodemolitori, gommisti, elettrauto - che producono rifiuti speciali, e li smaltiscono pagando delle ditte specializzate, di avere dei robusti sconti sulla Tia. Ora non è più possibile. Così, un carrozziere teramano che si è rivolto al Centro per rendere pubblica la sua protesta vede triplicata la sua Tia: pagava 311,62 euro nel 2010, ne pagherà 900,87 quest'anno. E a un gommista la tariffa è passata da 1.500 a 2.500 euro. Insomma: per la sparizione dell'articolo 13 la stangatina, per centinaia di utenti, è diventata stangatona. LE FRAZIONI. L'insofferenza per l'ultimo aumento, però, è generale. Ai teramani il Comune ha chiesto uno sforzo non trascurabile per adeguarsi alla raccolta dei rifiuti porta a porta, assicurando che differenziando di più i costi del servizio sarebbero diminuiti e le bollette diventate più leggere. Invece, la tariffa continua a salire. La rabbia è forte soprattutto nelle frazioni, dove i servizi ambientali del Comune sono percepiti come insufficienti, se non inesistenti. Un lettore di Magnanella, V.P., accusa: «La mia bolletta, già passata dai 372 euro del 2009 a 464 l'anno scorso, è arrivata a 541. Per me è un aumento ingiustificato. Quando vennero a fare la riunione informativa sul porta a porta, quelli della Team dissero che con questo sistema di raccolta differenziata il Comune avrebbe incassato 400mila euro l'anno. Se è vero, perché la tassa aumenta ancora? E poi, dove sono i servizi? A Magnanella quest'anno la spazzatrice è venuta una volta sola e si è anche rotta. Solo se chiami e protesti mandano lo spazzino, che poi non si vede più per mesi. L'erba ai lati delle strade è una giungla. I rifiuti, cosa li differenziamo a fare? Non puoi pagare per un servizio che non ti danno. Chiedo agli amministratori di giustificare in pubblico l'ultimo aumento». I MOTIVI. Sui motivi per cui la Tia continua a crescere si esprime il circolo cittadino di Sinistra ecologia e libertà, che parla di «totale incapacità del Pdl teramano di affrontare il nodo della carenza degli impianti». Secondo Sel il centrodestra «fino ad ora si è dimostrato ossessionato esclusivamente dalla realizzazione, la magistratura chiarirà le vere motivazioni, dell'inceneritore. Per il resto c'è solo l'impegno a rendere sempre più complicata e costosa la raccolta differenziata. Ha veramente poco senso spendere risorse economiche ed energie verso la differenziata per poi, in particolare ciò si verifica per la frazione organica, recuperarla a centinaia di chilometri da Teramo. La mancanza degli impianti per trattare e recuperare i rifiuti è il vero problema dell'Abruzzo, della provincia di Teramo e del nostro comune. È necessario affrontare subito il problema con un'attenta programmazione». Sel s'impegna «a studiare la possibilità di realizzare un impianto di compostaggio e una stazione ecologica. Offriremo lo studio preliminare all'amministrazione comunale».

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