Torna sul luogo del furto e viene arrestato 

Roseto, poliziotto fuori servizio riconosce il 20enne che nella notte aveva rubato in un ristorante

ROSETO. Compie un furto da 600 euro in un ristorante nella notte tra mercoledì e giovedì, e le telecamere di sorveglianza lo immortalano. Poche ore dopo torna nel locale, un poliziotto fuori servizio che era lì a pranzo lo riconosce e lo fa arrestare.
È successo tutto in meno di dodici ore nel ristorante “Numero 2 Mare” sul lungomare sud di Roseto, dove nella notte di giovedì un ragazzo 20enne di origini romene, con precedenti penali, approfittando della chiusura del locale avvenuta poche ore prima, ha rubato 600 euro scassinando il registratore di cassa. Il ladro è fuggito indisturbato, e la mattina seguente il titolare ha ritrovato l’amara sorpresa. A pranzo nel locale è andato un poliziotto in borghese libero dal servizio, amico del proprietario, e quest’ultimo gli ha fatto visionare le immagini della videosorveglianza interna: le telecamere, infatti, avevano ripreso tutta la scena. All’improvviso, mentre il poliziotto stava mangiando, è passato davanti a lui il ladro stesso. «L’ho subito riconosciuto», racconta il poliziotto, «così mi sono avvicinato per chiedergli i documenti, e l’ho bloccato. Lui però ha cercato di divincolarsi e mi ha sferrato anche due pugni». In un attimo gli altri clienti si sono tutti alzati dai tavoli, spaventati. «Io però non mi sono fatto intimidire e così l’ho bloccato di nuovo», aggiunge il poliziotto, «nel frattempo il titolare del locale aveva già chiamato una pattuglia per intervenire».
Dopo circa 15 minuti una pattuglia del commissariato di polizia di Atri è arrivata, ha preso il ladro e lo ha portato in caserma. «Lo abbiamo fatto arrestare per oltraggio a pubblico ufficiale e per il furto commesso», precisa il poliziotto, «e con il rito direttissimo è stato condannato a sei mesi, pena sospesa». Il senso del dovere e l’occhio acuto di questo poliziotto, dunque, hanno permesso di far arrestare il ladro durante un tranquillo pranzo vicino al mare. «Ho deciso di andare a pranzo all’ultimo minuto in questo locale, che già conoscevo perché sono amico del proprietario», confessa il poliziotto, «e la fortuna ha voluto che questo ragazzo sia tornato lì, altrimenti sarebbe stato più difficile rintracciarlo. Decisive sono state le telecamere di controllo, e il fatto che il ragazzo era a volto scoperto. Questo mi ha aiutato molto».
Luca Venanzi
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