il naufragio

Tortoreto, recuperato il relitto dello yacht

Frammenti giungono a riva anche dopo il recupero, il fondale dovrà essere bonificato

TORTORETO. A fine mattina, ieri, il motopontile della Mari Ter ha attraccato al molo nord del porto di Giulianova zavorrato dei rottami del Larissa. Le operazioni di recupero dello yacht, di cui sono rimasti brandelli sfigurati dall’incendio, sono iniziate ieri all’alba con il mare calmo.

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Per sollevare ciò che restava dell’imbarcazione bruciata e affondata il 18 luglio al largo di Tortoreto, dopo che mercoledì si era spezzata durante il recupero, è stato utilizzato un “ragno”. Sul fondo inevitabilmente sono rimasti frammenti dello scafo e carburante parzialmente trafilato. A riva il mare ha scaricato materiale nero, residui della combustione del panfilo di 23 metri. Le operazioni, pagate dall’armatore russo del natante, sono state coordinate dall’ufficio circondariale marittimo di Giulianova guidato dal tenente di vascello Sandro Pezzuto, che ha ordinato la bonifica dei fondali in cui ha “dormito” per due settimane il relitto. Lo yacht è stato ormeggiato nel porto di Giulianova, nell’area cantiere. Per caricare i pezzi su un mezzo idoneo al trasporto, il Larissa è stato ulteriormente frazionato. Finirà smaltito come rifiuto speciale non appena ci sarà l’ok delle autorità. Quanto all’inchiesta sul naufragio dello yacht su cui viaggiavano otto persone, tutte salve, la guardia costiera ha concluso le indagini delegate dal pm Andrea De Feis e rimetterà a breve il rapporto conclusivo. Sarà la procura, poi, a stabilire la sussistenza di ipotesi di reato. (adp)

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