TERAMO
Tratta di esseri umani e riciclaggio, tutti assolti i 7 nigeriani
L'accusa aveva chiesto condanne complessive per 30 anni
TERAMO. "Il fatto non sussiste". Si chiude così il maxi processo davanti alla corte d’Assise di Teramo che vede tutti assolti i sette i nigeriani imputati a seguito dell’inchiesta della Dda dell’Aquila. L'accusa aveva chiesto complessivamente la condanna a 30 anni.
I sette nigeriani erano accusati di diversi reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dell’illecita intermediazione finanziaria, all’autoriciclaggio e riciclaggio transnazionale e alla tratta di esseri umani, in particolare di giovani nigeriane da sfruttare come prostitute in Italia.
Per la Procura si trattava di una vera e propria organizzazione con un voluminoso giro d’affare: quello con cui i corrieri nigeriani portavano in patria i soldi provento di spaccio e sfruttamento della prostituzione: somme che andavano da 70mila a 10mila euro in contanti con le banconote nascoste nelle suole delle scarpe, nelle cinture, nella biancheria intima per superare i controlli negli aeroporti. La corposa indagine era nata da una precedente inchiesta scattata sempre nell’ambito di operazioni legate al reato di tratta.