Tre investitori interessati alla Bontempi
Martinsicuro, speranza dall’incontro in Regione. I 37 operai della Ykk di Colonnella si preparano a passare ad Ascoli
MARTINSICURO. Grandi manovre per due aziende che hanno chiuso, o stanno per chiudere, in Val Vibrata.
Ieri in Regione si è tenuto un incontro sulla Bontempi con la proprietà e i sindacati. L’amministratore delegato Cristina Ficozzi ha sottolineato l’importanza del lavoro dei 40 operai rimasti al lavoro nello stabilimento di Martinsicuro (su quasi 100) per ultimare le consegne in vista del Natale, cosa che consentirà all’azienda non solo di smaltire le scorte e avere delle entrate, ma anche per restare sul mercato. «L’azienda sostiene che ha in piedi trattative con tre possibili investitori», spiega l’assessore regionale al lavoro Paolo Gatti, «e che da qui a un mese saprà se si concretizzeranno. Noi ci siamo impegnati a riconvocare il tavolo e se dovesse esserci un investitore a illustrargli le opportunità che ci sono in Abruzzo. Ovviamente procureremo un incontro anche al ministero dell Sviluppo economico. Dobbiamo confidare sul fatto che una delle tre ipotesi possa fare passi avanti: per adesso la fiammella della speranza c’è ancora, fermo restando che comunque i lavoratori hanno un periodo di protezione piuttosto lungo». All’incontro, oltre all’assessore provinciale al lavoro Eva Guardiani e al sindaco di Martinsicuro Paolo Camaioni, hanno preso parte i sindacati.
«E’ stato un incontro interlocutorio», commentano Emanuela Loretone (Fictem Cgil) e Giampiero Daniele (Femca Cisl», «da cui si evince che l’azienda si sta impegnando per trovare nuove opportunità. Certamente non siamo soddisfatti in quanto ci aspettavamo una posizione più chiara e più concreta. Noi chiediamo comunque all’azienda di andare avanti, per noi è positivo che cerchi di risolvere le proprie problematiche. Abbiamo chiesto di essere messi a parte degli sviluppi e di questo si sono fatte garanti le istituzioni».
Ykk di Colonnella. Assemblea ieri alla Ykk Snap Fastners Italia di Colonnella per fare il punto sulla chiusura dello stabilimento, che dovrebbe avvenire da qui a un anno. I 37 lavoratori dell’azienda che produce bottoni dovrebbero essere spostati nello stabilimento di Ascoli Piceno, la Ykk Mediterranea, che produce cerniere che a questo punto produrrebbe anche bottoni. «Per quanto riguarda la gestione dell’esubero (che sarebbe di 10 unità, ndr) l’assemblea ha accolto bene il fatto che sia su base volontaria», dichiara Giampiero Dozzi, segretario della Fiom Cgil, «tenuto conto che noi abbiamo avuto una ristrutturazione poco fa non abbiamo volontari: sul versante esuberi abbiamo già dato». C’è poi il problema dell’armonizzazione dei contratti integrativi: i 37 operai provenienti da Colonnella dovranno allinearsi all’integrativo più “ricco” dei 190 colleghi ascolani. Operazione che l’azienda vuole fare in 4 anni. «Si tratta», specifica Dozzi, «delle due voci salariali fisse, in quanto la parte variabile entra in vigore il 1° aprile 2014: su questa materia si sta ragionando». In settimana, precisamente venerdì, si terrà un nuovo incontro nella Confindustria di Ascoli Piceno, per tentare di definire la trattativa.
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