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Treno riparte troppo presto, bimba resta sola a bordo
Doveva essere un tranquillo viaggio in treno, uno come tanti per una madre e una figlia di 7 anni di Silvi. Erano state a Teramo e per tornare a casa avevano scelto il regionale di Trenitalia. La famiglia accusa il capotreno
SILVI. Doveva essere un tranquillo viaggio in treno, uno come tanti per una madre e una figlia di sette anni di Silvi. Erano state a Teramo il pomeriggio del 23 aprile scorso e per tornare a casa avevano scelto un treno regionale di Trenitalia. All'arrivo a Silvi però si è verificata una scena che ha dell'incredibile. La madre scende dal convoglio per prima, si volta per aiutare la piccola a scendere i gradini, ma la porta si chiude improvvisamente e la bambina resta sola sul treno. Nonostante le urla concitate della donna e di altre persone, sia a terra sia a bordo del treno, nulla è servito per evitare la veloce partenza del convoglio. La piccola in quel momento sarebbe anche caduta sul primo gradino di accesso al treno. A rassicurare la bambina è stato l'intervento di una ragazza, salita alla stazione di Silvi che ha assistito a tutta la scena. E' stata lei a farsi dire dalla bambina i nomi dei genitori e a cercarli su Facebook per raccordarsi sulla stazione dove farla scendere. La polizia, prontamente avvisata attraverso il 113, ha immediatamente contattato la polizia ferroviaria di Pescara che si è attivata per attendere l’arrivo del treno.
«L’episodio è veramente assurdo», commenta il padre della piccola, Y.O., «il treno è arrivato alle 19,27 al binario 2, io aspettavo mia moglie e mia figlia in auto, ho visto solo la mia compagna e non mi capacitavo di quanto fosse successo. Siamo subito corsi a Pescara a riprendere la bambina, trovandola provata dall'accaduto come mia moglie del resto. Completamente all'oscuro dell’accaduto il capotreno, che è stato informato dalla ragazza che ha aiutato la mia bambina. Mi chiedo, ma il capotreno non ha l’obbligo di verificare se i passeggeri in transito siano effettivamente scesi o saliti per dare il via al macchinista per ripartire? Sembra normale che un capotreno si giustifichi dicendo a mia moglie che il tempo è poco e bisogna essere comprensivi? Se il capotreno si fosse affacciato anche per un solo secondo avrebbe visto che c’erano delle persone che stavano urlando di non far ripartire il treno. Evidentemente per consuetudine o per leggerezza ha rischiato di provocare conseguenze irreparabili: mia figlia ora si è ripresa dallo spavento, ma non sono sicuro voglia ancora salire su un treno».
Evelina Frisa
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