Trovano e riconsegnano 18mila euro
Due studenti universitari scoprono il borsello dimenticato sulla pompa di benzina.
TERAMO. «Prendere quei soldi non ci avrebbe cambiato la vita, ma l’avrebbe rovinata a chi li aveva persi». Alessandra Impallatore e Francesco Di Violante sono due studenti universitari: sabato sera hanno trovato e consegnato alla polizia un borsello con 17.300 euro che un uomo aveva dimenticato in un distributore di benzina.
Hanno il volto dell’onestà questi due fidanzati di appena 24 anni che raccontano di un sabato sera iniziato all’insegna di una pizza e finito in un ufficio della questura. Lei studia lingue straniere e lui economia e commercio: entrambi frequentano l’università a Pescara. Lei vive a Villa Gesso e lui a Sant’Onofrio. Sabato erano usciti per trascorrere una serata insieme. «Ci siamo fermati alla pompa di benzina di Piano della Lenta per fare rifornimento», raccontano, «quando siamo scesi dalla macchina abbiamo visto un marsupio lasciato sulla colonnina. Inizialmente abbiamo pensato che fosse della donna che stava mettendo benzina prima di noi, ma lei è andata subito via. Allora abbiamo creduto che fosse del benzinaio, che forse lo aveva dimenticato.
Lo abbiamo aperto per trovare qualche numero di telefono, ma non abbiamo trovato niente. Poi nell’aprire un’altra cerniera abbiamo visto tutti quei soldi. Erano davvero tanti». A questo punto i due, dopo aver esibito il borsello davanti alle telecamere dell’impianto, hanno deciso di portarlo in questura. «L’idea di prendere quei soldi non ci ha sfiorati nemmeno per un attimo», dice Alessandra, «se io perdessi il mio portafoglio vorrei che qualcuno me lo riportasse. In questura i poliziotti hanno contato i soldi e hanno rintracciato il proprietario». Intorno alle 23, quando aveva lasciato la questura, il telefono di Alessandra ha squillato. Era il proprietario dei soldi, un commerciante ascolano che gestisce alcuni supermercati. «La sua voce non la dimenticherò mai», racconta, «mi ha detto che sono il suo angelo custode». Poi i due fidanzati sono tornati in questura per incontrarlo personalmente. Per loro una ricompensa economica e una gratitudine infinita.
Hanno il volto dell’onestà questi due fidanzati di appena 24 anni che raccontano di un sabato sera iniziato all’insegna di una pizza e finito in un ufficio della questura. Lei studia lingue straniere e lui economia e commercio: entrambi frequentano l’università a Pescara. Lei vive a Villa Gesso e lui a Sant’Onofrio. Sabato erano usciti per trascorrere una serata insieme. «Ci siamo fermati alla pompa di benzina di Piano della Lenta per fare rifornimento», raccontano, «quando siamo scesi dalla macchina abbiamo visto un marsupio lasciato sulla colonnina. Inizialmente abbiamo pensato che fosse della donna che stava mettendo benzina prima di noi, ma lei è andata subito via. Allora abbiamo creduto che fosse del benzinaio, che forse lo aveva dimenticato.
Lo abbiamo aperto per trovare qualche numero di telefono, ma non abbiamo trovato niente. Poi nell’aprire un’altra cerniera abbiamo visto tutti quei soldi. Erano davvero tanti». A questo punto i due, dopo aver esibito il borsello davanti alle telecamere dell’impianto, hanno deciso di portarlo in questura. «L’idea di prendere quei soldi non ci ha sfiorati nemmeno per un attimo», dice Alessandra, «se io perdessi il mio portafoglio vorrei che qualcuno me lo riportasse. In questura i poliziotti hanno contato i soldi e hanno rintracciato il proprietario». Intorno alle 23, quando aveva lasciato la questura, il telefono di Alessandra ha squillato. Era il proprietario dei soldi, un commerciante ascolano che gestisce alcuni supermercati. «La sua voce non la dimenticherò mai», racconta, «mi ha detto che sono il suo angelo custode». Poi i due fidanzati sono tornati in questura per incontrarlo personalmente. Per loro una ricompensa economica e una gratitudine infinita.