ma gli impianti non possono riaprire subito

Trovato il gestore che farà ripartire lo sci a Prato Selva

FANO ADRIANO. In settimana potrebbe essere siglato il contratto di affidamento degli impianti di Prato Selva al nuovo gestore da parte della società proprietaria, la Gran Sasso Teramano. Ma ciò...

FANO ADRIANO. In settimana potrebbe essere siglato il contratto di affidamento degli impianti di Prato Selva al nuovo gestore da parte della società proprietaria, la Gran Sasso Teramano. Ma ciò potrebbe non significare automaticamente la riapertura degli impianti e quindi l’avvio della stagione invernale che, per la prima volta da quarant’anni a questa parte, a Prato Selva non è ancora iniziata. E rischia di non iniziare, arrivati a questo punto, visto che gli adempimenti tecnici che dovranno seguire la stipula del contratto sono diversi e non possono essere bypassati.

Proprio per discutere di questo l’associazione “Uniti per Fano Adriano” ha organizzato per sabato 18 gennaio, a partire dalle 11 nella sede comunale, un convegno-dibattito dal titolo “Quale futuro per Prato Selva e Fano Adriano?”. Al convegno parteciperanno il sindaco di Fano Adolfo Moriconi, il presidente della Gran Sasso Teramano Marco Bacchion e il presidente della Provincia Valter Catarra insieme alla cittadinanza. «L’obiettivo dell’incontro è anche quello di capire se gli impianti di risalita di Prato Selva riapriranno a breve», spiega l’associazione nella nota di presentazione dell’evento, «e di conoscere la sorte della seggiovia Prato Selva-Colle Abetone che terminerà la sua vita tecnica nel mese di settembre». L’associazione ha più volte aspramente criticato l’operato della Gran Sasso Teramo, società proprietaria degli impianti, accusando i suoi vertici di non aver agito con sufficiente tempestività nel pubblicare il nuovo bando di affidamento dopo la fine del contratto con il vecchio gestore. Pochi giorni fa il presidente Bacchion aveva dichiarato al Centro di essere al lavoro per far sì che gli impianti riaprissero entro la prima metà di gennaio. «C'è stata un'offerta da parte di un gruppo di imprenditori», ha ribadito ieri, «un'offerta di cui stiamo discutendo sui termini economici, ma il consiglio l'ha già valutata favorevolmente. Stamattina (ieri, ndc) li abbiamo incontrati, dovremmo in settimana definire il passaggio di consegne dal vecchio gestore al nuovo e siglare il contratto». Riguardo ai tempi per la riapertura degli impianti non c'è però alcuna certezza. «Il contratto che andremo a firmare durerà in ogni caso tre anni», conclude Bacchion, «se ci dovessero essere dei ritardi per motivi tecnici partirà dal momento in cui gli impianti saranno attivi e quindi si recupererà l'anno prossimo il tempo perso». (b.g.)

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