Un nuovo piano per i cantieri: sistema di gru per tutte le zone 

Accordo tra Usrc, Comune e imprese per velocizzare gli interventi nel borgo danneggiato dal sisma Nel 2024 sono stati ammessi a contributi sette aggregati e per altri otto l’approvazione è vicina

PIETRACAMELA. Un piano di cantierizzazione a tre aree e un progetto integrato con una rete di gru per arrivare nei punti del borgo dove la ricostruzione privata 2009 si è arenata. Non per lungaggini legate all’approvazione delle pratiche e alle concessioni dei contributi, ma per problemi logistici dovuti alla morfologia e alla conformazione del territorio composto, soprattutto nella parte bassa, di discese ripide, vicoli stretti, che hanno fatto incontrare difficoltà alle imprese tali da fermarsi per gli alti costi da sostenere o arrivare addirittura a rinunciare ai lavori.
È l’iniziativa promossa dal Comune di Pietracamela con l’Ufficio speciale per la ricostruzione 2009 (Usrc) di Fossa e le imprese coinvolte per dare una sferzata alla ricostruzione del borgo montano gravemente ferito dal terremoto del 2009 e interessato totalmente dalla ricostruzione 2009. Le pratiche del 2016 sono solo quattro, due a Intermesoli e due a Prati di Tivo. Vari incontri che hanno portato a una soluzione condivisa: dopo un decennio di stasi, si inverte il trend della ricostruzione privata. Solo nel 2024 sono stati ammessi a contributo 7 aggregati per un importo di 4.929.549,70 euro e sono in approvazione altri 8 aggregati per altri 5milioni di euro,e alcuni aggregati, nelle zone più di più facile accesso, sono già stati riconsegnati. « Il sindaco di Pietracamela Antonio Villani ha intuito il problema, ci ha coinvolti e da un anno stiamo collaborando sinergicamente», spiega il direttore Ursc Raffaello Fico, «purtroppo in alcune zone del borgo i contributi non erano sufficienti per coprire gli alti costi dovuti alle difficoltà di impiantare i cantieri e le imprese si fermavano. Abbiamo così deciso di dividere in tre fasce il centro storico, in un piano di cantierizzazione che ci consente di approvare le pratiche “a fasce” e abbiamo ideato questa rete di gru di piccole dimensioni che aiuta a migliorare i costi». Un’iniezione di ottimismo che ha coinvolto gli addetti del settore. A Pietracamela in 13/14 anni la ricostruzione non era partita. Ora questo trend è stato invertito grazie anche al fatto che tecnici e imprese si sentono supportati e c’è la certezza dei fondi». Soddisfatto Villani che aggiunge: «C’è una zona del paese difficile da ricostruire e abbiamo fatto due incontri a Pietracamela e uno a Fossa e arrivati a una soluzione che permette, attraverso l’ausilio di gru l’approvvigionamento dei materiali. Alcune ditte hanno già dato adesione e questo ci consente di sbloccare diversi cantieri. Ringrazio il direttore Fico per la grande disponibilità».
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