Universitari accampati per protesta

Piazzano una tenda sotto la sede dell'Adsu contro i tagli ai servizi per gli studenti

TERAMO. Scendono in piazza e protestano accampandosi sotto la sede dell'Adsu gli studenti universitari teramani aderenti all'Udu (Unione degli universitari). Dopo il mancato rinnovo della convenzione che permetteva l'acquisto degli abbonamenti per l'autobus a prezzi ridotti, ora a rischio sarebbero anche le borse di studio.

Quest'anno l'Adsu teramana potrebbe riuscire a coprire soltanto il 35% delle richieste degli studenti, lasciando quindi con le tasche vuote la maggior parte di coloro che risulteranno comunque idonei in graduatoria. Questo il pericolo che hanno voluto denunciare con forza i giovani dell'Udu, che ieri mattina hanno allestito il loro presidio di protesta proprio sotto la sede dell'Adsu, nella centralissima via Delfico, mentre in contemporanea l'associazione è scesa in piazza in più di venti città italiane.

Accanto ad uno striscione di denuncia i ragazzi, capitanati dalla portavoce Monia Flammini, hanno piazzato anche una tenda da campeggio, a simboleggiare una delle necessità più grandi per gli studenti fuori sede, quella di una casa dello studente. Una struttura che, nonostante le tante promesse e la lunga attesa, a Teramo non è mai diventata realtà.

«Così si vuole abolire definitivamente il diritto allo studio», hanno spiegato i ragazzi, «se pensiamo che il fondo nazionale per il diritto allo studio è stato tagliato per il 95% e ci aggiungiamo gli ulteriori tagli a discapito degli enti locali a seguito della nuova manovra finanziaria, si rischia di azzerare completamente anche le ultime risorse disponibili».

Secondo gli aderenti all'Udu la situazione teramana sarebbe emblematica rispetto a ciò che sta accadendo nel resto d'Italia. «Ormai quasi tutti i servizi erogati agli studenti sono stati dimezzati o sospesi», hanno spiegato, «ultimo, il mancato rinnovo della convenzione tra l'Adsu e la società Baltour riguardante l'abbonamento mensile al bus urbano per gli studenti universitari».

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