Via Longo, alloggio  occupato da abusivi: è di nuovo allarme

TERAMO. Un divano, bombole del gas, suppellettili varie e qualche utensile da cucina. Sono le tracce di bivacchi trovate dagli agenti della polizia municipale in uno degli appartamenti delle...

TERAMO. Un divano, bombole del gas, suppellettili varie e qualche utensile da cucina. Sono le tracce di bivacchi trovate dagli agenti della polizia municipale in uno degli appartamenti delle palazzine popolari dismesse in via Longo. Si è riacceso così l’allarme sull’occupazione abusiva di quegli alloggi alle porte del centro storico sgomberati ormai da anni per essere sottoposti a un radicale intervento di riqualificazione che di fatto non è mai partito. Gli appartamenti vuoti, con porte e finestre chiuse da pannelli che dovrebbero scongiurare le incursioni di senzatetto in cerca di ripari notturni, tor nano dunque ciclicamente a essere scenario di storie di marginalità e disagio sociale. Come quella “raccontata” durante il blitz della municipale. Gli agenti, dando seguito alla segnalazione ricevuta da residenti nella zona, sono entrati nell’alloggio non trovando nessuno all’interno ma individuando gli inequivocabili segni di presenze notturne.
Si tratta di una situazione che suscita preoccupazione nella cittadinanza, ma anche da parte dell’amministrazione, soprattutto nel ricordo della tragedia di cui furono vittime a dicembre del 2022 Alessia Sardella, teramana di 46 anni, e Ablie Ceesay, 26enne gambiano. I due sono stati trovati morti proprio in uno degli appartamenti dismessi di via Longo dove si erano rifugiati a causa delle esalazioni letali di un braciere accesso per scaldarsi. Quell’episodio fece scattare una serie di misure per impedire l’accesso agli immobili che evidentemente con il passare del tempo hanno perso efficacia. Dopo il ritrovamento degli oggetti porte e finestre sono state di nuovo chiuse con pannelli fatti posizionare dal Comune. Resta però il problema della riqualificazione dell’area. L’amministrazione punta a sbloccarla con un mutuo da 2,5 milioni per sistemare due delle sei palazzine. (g.d.m.)