Via Longo, inquilini in allarme «Nessun dettaglio sul progetto»
Tre sindacati accusano il Comune di non rispettare gli impegni sul piano di abbattimento delle case Il sindaco replica: «C’è stato un ritardo, il 24 firmiamo l’accordo e poi avvieremo la progettazione»
TERAMO. Un "progetto fantasma". I sindacati degli inquilini definiscono così l'intervento di housing sociale destinato a trasformare l'area di via Longo tramite l'abbattimento e la ricostruzione delle palazzine popolari. «Sono trascorsi sei mesi dalla firma del protocollo d'intesa stipulato con il Comune», spiegano i rappresentanti di Sicet, Sunia e Uniat, «e non ci è stato consegnato alcun documento sull'intervento».
Le organizzazioni di categoria evidenziano il dovere di rispettare i patti e anche alcune inadempienze. «Nessuna informazione ci è stata fornita circa la definizione, i contenuti e i tempi del progetto d'intervento sull'area di via Longo», affermano i sindacati, «Ater e Comune non hanno presentato il programma degli investimenti e per la gestione del patrimonio abitativo pubblico che, sulla base dell'intesa, doveva essere consegnato entro il 30 novembre 2013 per farne oggetto di uno specifico tavolo di concertazione». Sicet, Sunia e Uniat fanno notare come finora sia stato attuato solo il punto del protocollo che prevede la costituzione della commissione per l'assegnazione dei nuovi alloggi alle famiglie che devono lasciare le palazzine di via Longo da demolire. Per questo i sindacati invocano il rispetto degli impegni nell'interesse degli inquilini da trasferire e di tutti i cittadini che si trovano in condizioni di emergenza abitativa, sollecitando un incontro chiarificatore con il sindaco Maurizio Brucchi. «Se non ci saranno tempestivi riscontri», fanno sapere le organizzazioni di categoria, «ci riserviamo di revocare la nostra adesione al protocollo».
Immediata la risposta del primo cittadino che annuncia per il 24 aprile la firma dell'accordo con Investire Immobiliare che darà il via all'operazione. «C'è voluto un po' di tempo per completare le pratiche relative al trasferimento delle palazzine dal Comune all'Ater», fa notare Brucchi, «passaggio senza il quale non sarebbe stato possibile andare avanti con l'intervento programmato». Il sindaco ricorda che il progetto, da 20 milioni, consentirà di realizzare cinque nuovi edifici nella zona di via Longo da destinare all'housing sociale, con affitti a canone agevolato, e all'edilizia residenziale pubblica. «Subito dopo la firma dell'accordo avvieremo la progettazione dell'intervento», sottolinea il primo cittadino, «coinvolgendo gli ordini professionali di ingegneri e architetti proprio per valorizzare le risorse locali». Il progetto passerà attraverso una presentazione pubblica e poi sarà avviata la gara d'appalto per la sua realizzazione concreta. Brucchi ricorda il piano di mobilità per gli inquilini di via Longo concordato con i sindacati e che porterà allo sgombero in tempi brevi dei primi due edifici da abbattere. «Mi dispiacerebbe scoprire che la presa di posizione delle organizzazioni di categoria», conclude, «sia alimentata dalla campagna elettorale».
Gennaro Della Monica
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