il caso

Violentano una 17enne disabile, arrestati due teramani ad Ascoli

Il padre della ragazzina scopre che i due, di 62 e 51 anni rispettivamente di Martinsicuro e Civitella del Tronto, la costringevano a fotografarsi nuda e a inviare le immagini su WhatsApp

ASCOLI. Sola e indifesa, con le sue insicurezze mentali. Probabilmente pronta a fidarsi di chi, vista la differenza d’età, potrebbe essere suo padre. E invece, così sostiene la procura di Ascoli, ha approfittato di lei abusandone, convincendola a fotografarsi nuda e ad inviare quelle immagini su WhatsApp.

E’ una storia di violenza su una ragazzina ascolana di 17 anni con un ritardo mentale quella che ieri mattina ha portato all’arresto domiciliare di due teramani in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Ascoli Rita De Angelis su richiesta del pm Umberto Monti. Si tratta di G.A.L., 62 anni, artigiano di Martinsicuro (assistitito dall’avvocato Simone Matraxia del foro di Ascoli) e A.F., 51 anni, operaio di Civitella del Tronto (assistito dagli avvocati Florindo Tribotti e Alessia Di Massimo): entrambi gli uomini sono accusati di violenza sessuale e detenzione di materiale pornografico. Ed è una vicenda, che al di là degli sviluppi giudiziari, segna il drammatico ripetersi di un abuso per la ragazzina che già quando aveva 14 anni è stata molestata da un uomo di 51, amico di famiglia. Per quei fatti l’uomo, un ascolano, è stato condannato in via definitiva a due anni e cinque mesi.

A far scattare le indagini sui due teramani è stata la denuncia del padre della ragazzina che ha trovato sul cellulare della figlia quelle immagini di lei nuda e si è subito rivolto alla polizia. I fatti sarebbero avvenuti tra giugno e settembre dell’anno scorso quando la ragazzina, in distinte occasioni, avrebbe conosciuto i due incontrati separatamente alla periferia della città picena. Dopo la denuncia del padre sono iniziati gli accertamenti della squadra mobile ascolana che in breve tempo è riuscita a ricostruire la vicenda e a identificare i due.

Ben presto le indagini messe insieme dalla polizia sono diventate un fascicolo del pm Monti che nel procedere ha anche chiesto una consulenza psicologica sulla ragazza che è stata ascoltata, alla presenza di una psicologa, con la formula dell’incidente probatorio ritenuto indispensabile per cristallizzare le accuse. Ed è stata proprio la ragazzina a raccontare di quegli incontri avuti con i due uomini. Gli stessi sui cui telefoni cellulari sono state trovate le foto della 17enne e con cui la stessa minore ha raccontato di essersi incontrata separatamente in alcune occasioni alla periferia della città picena. Già tre anni fa la ragazzina aveva subito abusi a sfondo sessuale da un ascolano di 51 anni. All'epoca aveva 14 anni e mezzo.

Dalle indagini emerse che l'uomo, considerato un amico di famiglia, con la scusa di riaccompagnarla a casa dopo una festa l'aveva palpeggiata, mentre in altre occasioni le aveva inviato vari sms a sfondo erotico. Anche all’epoca a scoprire quei messaggi fu il padre della ragazzina. Per questi fatti il 51enne era stato arrestato e poi condannato in via definitiva a due anni e cinque mesi di reclusione.

I due teramani nei prossimi giorni dovranno comparire davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale potranno avvalersi della facoltà di non rispondere o dare la loro versione dei fatti. Successivamente non è escluso che i legali possano impugnare le ordinanze in sede di tribunale di Riesame.

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