Violenza contro le donne Insieme per combatterla dall’ateneo alle fabbriche
Volantini diffusi nelle aziende su iniziativa di Fiom Cgil e Fim Cisl Striscioni all’università, panchina rossa nel comando carabinieri
TERAMO. Dalle fabbriche all'università fino alle mura di casa: la violenza contro le donne non ha un unico volto, né contesti circoscritti. Lo dicono i dati Istat e delle forze dell'ordine, ma soprattutto i racconti di chi quegli abusi li vive sulla propria pelle. Ieri, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, sono state diverse le iniziative messe in campo nel Teramano. Sulla violenza delle parole si è concentrata l'azione della Fiom Cgil e Fim Cisl. Nelle fabbriche metalmeccaniche della provincia sono stati affissi volantini con riportate le frasi che le lavoratrici si sentono dire più spesso. Dai datori di lavoro ai colleghi, anziani o giovanissimi, le operaie sono quotidianamente nel mirino di un linguaggio sessista e discriminatorio. Le delegate sindacali Gessica Di Giuseppe, Sara D'Alessio, Letizia Di Donato e Monia Di Pasquale, affiancate da Natascia Innamorati (Cgil) e Marco Boccanera (Cisl), hanno raccontato quella quotidianità che va dai giudizi sul corpo a quelli sulle capacità professionali fino alle solite domande in costanza di assunzione sulla volontà o meno di avere figli. Nelle fabbriche sono pochissime le donne alle quali vengono affidati ruoli di comando e lo stereotipo che «è brava, ma è donna» è duro a morire. L'iniziativa della Fiom e Fim punta a sovvertire questo stato di cose, a costruire un clima di vero rispetto e parità partendo dal linguaggio.
IN ATENEO. Ma molto c'è da fare anche nelle università. Il Collettivo Malelingue ieri si è fatto megafono dei soprusi riferiti da diverse studentesse, a voce o tramite questionari anonimi, che hanno rivelato di aver subito ricatti sessuali, offese o molestie verbali da professori in sede d'esame o a lezione. «Un campione piccolo di risposte, 35 al momento, ma che sappiamo rappresenta solo la punta visibile di una realtà radicata ed estesa in tutte le università. La violenza nelle istituzioni e delle istituzioni accademiche non è un fenomeno episodico, ma strutturale», fa sapere il Collettivo, «per questo abbiamo portato nell'università di Teramo un chiaro messaggio: non è possibile far finta di niente».
CARABINIERI E ASL. Fra le iniziative di ieri, anche l'inaugurazione di una panchina rossa all'interno della caserma dei carabinieri di Teramo alla presenza di autorità civili e militari e di scolaresche. E anche la Asl di Teramo sta facendo la sua parte: fino a domani è attivo un infopoint in pronto soccorso, mentre lunedì 2 dicembre nell'aula convegni dell'ospedale di Giulianova è in programma l'evento "Raccontare per raccontarsi: narrazioni violente al maschile".
ROSETO. Centinaia di studenti in marcia ieri mattina al fianco delle istituzioni. La manifestazione dal titolo “D’Amore non si muore – Non Una di Meno: Passi Consapevoli”, organizzata da amministrazione comunale e Commissione pari opportunità, in collaborazione con Movimento Italia Gentile e Roseto Art.Lab, ha visto la partecipazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto comprensivo Roseto 1, del polo liceale Saffo, dell’Istituto Moretti, associazioni e istituzioni locali. Partito da piazza della Libertà il corteo, con simboli rossi sui volti dei presenti, sui cartelli e sugli striscioni, si è mosso alla volta di piazza della Repubblica percorrendo la Nazionale e la strada dedicata alla memoria di Ester Pasqualoni, la dottoressa rosetana vittima di femminicidio: la panchina rossa e l’ulivo voluti dalla Asl nel punto in cui fu uccisa, fuori dall’ospedale di Sant’Omero, sono stati illuminati nel suo ricordo.
TORTORETO. Ieri, in largo Marconi a Tortoreto, si è tenuta la premiazione del concorso “La scuola è dalla parte delle donne”, organizzato dall’amministrazione comunale di Tortoreto - assessorato alle pari opportunità. T«utti i ragazzi hanno dimostrato grande sensibilità e talento. A loro, i più sentiti complimenti e ringraziamenti», ha detto il sindaco Domenico Piccioni.(v.m.-e.c.-a.d.p.)