Bonifica di Bussi, l'uso del Masterplan preoccupa l'ex direttore generale

Cristina Gerardis su facebook: «Spero che questa decisione di utilizzare lo stanziamento Masterplan Abruzzo ad altre finalità non pregiudichi gli interventi»

ROMA. «Spero che questa decisione di utilizzare lo stanziamento Masterplan Abruzzo destinato alle aree del sito di Bussi ad altre finalità, pur meritevoli, non pregiudichi gli interventi di competenza degli enti, che non sono certo azzerati dalla presenza in conferenza dei servizi dell'attuale proprietario della discarica abusiva Tremonti».

Lo scrive sul suo profilo pubblico di Facebook, l'ex direttore generale della Regione Abruzzo e avvocato dello Stato nel processo di Bussi, Cristina Gerardis, dopo la pubblicazione di notizie riguardanti l'utilizzo dei fondi del Masterplan per la sistemazione delle strade provinciali.

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«Ricordo infatti - prosegue Gerardis nel suo post su Fb - che il sito ricomprende aree pubbliche, sulle quali certamente il privato non interverrà e che soprattutto a quelle erano destinatele le risorse. Mi risulta inoltre che il progetto del privato sia ancora al vaglio del ministero dell'Ambiente e che qualitativamente e quantitativamente abbia suscitato delle perplessità, soprattutto se confrontato con i dati assolutamente allarmanti acquisiti nel processo penale. E non dimentichiamo - aggiunge Gerardis - che quello stesso soggetto privato si dichiara incolpevole, declinando ogni obbligo risarcitorio. Sul giudizio pende il suo ricorso per Cassazione». «Quando ho sottoscritto la delibera con quello stanziamento per Bussi ero sinceramente contenta che la Regione considerasse un suo problema quell'area così pesantemente contaminata, mettendoci "del suo" in un documento per lo sviluppo e il risanamento del territorio» dice Gerardis che conclude: «Gli ecoreati nel nostro caso sono più che conclamati: ora è il tempo delle bonifiche».