Gerardini sulla bonifica di Bussi: progetto da rivedere, i veleni vanno rimossi
La posizione della Regione sul progetto Edison. Parla il dirigente del settore Rifiuti
PESCARA. «L'unica soluzione è la rimozione di almeno un terzo della massa cioè 50mila metri cubi»: è quanto dichiara, in riferimento alla bonifica della megadiscarica dei veleni scoperta a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 2007, il dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche della Regione Abruzzo, Franco Gerardini, in un'intervista al quotidiano Il Centro in edicola.
«Riteniamo che quella proposta dalla Edison (una lastra di plastica in prossimità del fiume, ndr) non sia una soluzione sicura, le situazioni di Bussi sono influenzate non solo da un punto di vista geologico, ma anche da un punto di vista idrogeologico. Lì sotto c'è il travertino, ci troviamo di fronte a barriere permeabili». «Se c'è il travertino - prosegue Gerardini - neanche il tombamento risolve la situazione». Tutta la porzione che deve essere obbligatoriamente rimossa è quella «che interferisce sul sistema falda-fluviale - spiega Gerardini - L'asportazione diventerebbe il migliore intervento per non avere più pericoli su potabilità delle acque e qualità della vita». Oggi, annuncia Gerardini nell'intervista, «ci confronteremo con l'Arta. Abbiamo già elaborato alcune proposte e una serie di richieste di chiarimenti che, come concordato con il ministero, saranno presentate martedì nella conferenza istruttoria, un incontro con tutte le altre parti interessate». «Eserciteremo un'azione di convincimento - annuncia il dirigente - affinché Edison faccia un'attività di bonifica certa».