BOLLETTINO COVID
In Abruzzo crescono contagi e ricoveri, 14 vittime in una settimana
La pandemia non molla la presa: oltre 1000 attualmente positivi in più rispetto a venerdì scorso. Raddoppiati i ricoverati in terapia intensiva
PESCARA. Sono 6.801 (di cui 1.128 reinfezioni) i casi positivi al Covid registrati tra il 26 novembre e il 2 dicembre in regione, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza - al netto dei riallineamenti - a 614161 (di cui 28395 reinfezioni). I dati sono contenuti nel bollettino covid della settimana elaborato dall'assessorato regionale alla sanità.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 14 nuovi casi (di età compresa tra 73 e 98 anni) e sale a 3.771. Nel totale dei casi positivi sono compresi anche 593.021 dimessi/guariti (+5.729 rispetto a venerdì scorso).
Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 17.369 (+1.058 rispetto a venerdì scorso). Di questi, 215 pazienti (+33 rispetto a venerdì scorso) sono ricoverati in ospedale in area medica; 12 (+6 rispetto a venerdì scorso) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
Nell’ultima settimana sono stati eseguiti 5.040 tamponi molecolari (2.540.898 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 34.620 test antigenici (4.615.876). L'indice di positività è pertanto salito al 17,1%.
Del totale dei casi positivi, 125.598 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+1.240 rispetto a venerdì scorso), 174.884 in provincia di Chieti (+1.850), 145.687 in provincia di Pescara (+1.844), 146.257 in provincia di Teramo (+1.730), 12.886 fuori regione (+70) e 8.849 (+67) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Secondo i dati sugli indicatori decisionali del monitoraggio Iss-ministero Salute, in Abruzzo l'occupazione delle terapie intensive è al 6,1% con la soglia di allerta al 10%. Sono passate inveceda cinque a sette, questa settimana, le regioni in cui l'occupazione dei reparti ordinari da parte dei pazienti Covid si colloca sopra la soglia di allerta fissata al 15%. Si tratta di Emilia Romagna (17,1%), Friuli Venezia Giulia (20,6%), Liguria (27%), Marche (18,6%), Umbria (35,5%), Valle d'Aosta (17,9%), Veneto (16%).