Montagna, parchi e cibo: ecco l’identikit turistico dell’Abruzzo “social”
Una ricerca dell’Università di Teramo ridisegna l’immagine della regione in base ai dialoghi su Facebook e Instagram
TERAMO. Qual è la percezione dell'identità abruzzese sul web? Attraverso quali strategie i siti e i blog di promozione turistica costruiscono, più o meno consapevolmente, l'idea di Abruzzo? C'è una corrispondenza tra l'immagine comunicata istituzionalmente e le reali percezioni degli utenti? Questi alcuni degli interrogativi a cui risponde lo studio “Cibo, natura, identità culturali. Racconti e immagini di territori sul web”, condotto da Marianna Boero, ricercatrice della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo. Lo studio è stato finanziato dal Fondo Sociale Europeo nell'ambito del progetto “Più ricerca e innovazione” e dall’Università di Teramo.
«L'obiettivo», spiega la Boero, «è stato quello di capire, partendo dalle impressioni e dalle esperienze dei potenziali turisti, quali sono gli elementi su cui agire per valorizzare il territorio abruzzese nell'ottica della competitività nazionale ed europea». E nel contesto comunicativo attuale, grazie alla possibilità per l'utente di esprimere opinioni e di influenzare così altri utenti, la valutazione di un luogo viene sempre più affidata all'insieme dei discorsi che nascono “dal basso”, ossia dalle idee, dalle recensioni spontanee e dai commenti sui social network come Facebook e Instagram.
«Analizzare i discorsi degli utenti, quindi, non significa semplicemente rilevare delle opinioni», spiega Boero, «ma cogliere pensieri, suggestioni, emozioni, insomma delle tendenze comportamentali utili per pianificare strategie turistiche efficaci».
Lo studio dell'Università di Teramo si è articolato in tre macro-azioni, che hanno previsto il coinvolgimento di un'impresa del territorio, l'agenzia di comunicazione pescarese Pomilio Blumm. «La prima azione è stata l'analisi dell'identità abruzzese sui siti istituzionali di comunicazione turistica regionale. In questa fase», spiega la ricercatrice, «si è cercato di capire quali sono i temi ricorrenti nella rappresentazione della Regione e quale ruolo hanno il cibo, la natura e la cultura nella costruzione dell'identità. La seconda azione invece si è configurata come un'indagine delle opinioni degli utenti sui social media. L'obiettivo è stato quello di rilevare le rappresentazioni del territorio abruzzese, verificando quali giudizi di valore (o disvalore) vengono attribuiti all'identità della Regione. La terza azione, infine, ha riguardato la comparazione con altre identità regionali (nello specifico Puglia, Liguria, Sicilia)». Ricostruire l'immagine del territorio abruzzese partendo dai discorsi degli utenti, ha permesso di confrontare l'identità “ufficiale” del territorio, ossia quella comunicata da siti istituzionali di promozione turistica, con quella che emerge dall'insieme dei discorsi degli utenti sui canali social. Quale immagine dell'Abruzzo emerge in definitiva? «Bisogna considerare», spiega la Boero, «che il concetto di "identità" copre un'ampia gamma di componenti che possono legarsi al paesaggio, al cibo, o ancora alle tradizioni, alle opere d'arte, e così via. Dai discorsi sul web emerge un'immagine dell'Abruzzo sbilanciata sull'entroterra, legata ai temi fondamentali della natura, della storia e della tradizione artigianale. Gli utenti tendono a identificare l'immagine abruzzese con la montagna, i parchi nazionali e la buona cucina. In misura minore viene associata all'arte e alla cultura. L'area costiera risulta meno presente nei discorsi degli utenti e tende a essere identificata con un'offerta turistica pensata per famiglie e bambini. Le altre aree che la regione sta cercando di riscoprire e valorizzare (come la costa teatina e, in particolare, quella dei trabocchi) nei commenti degli utenti occupano ancora uno spazio minoritario. Questa percezione si discosta dagli obiettivi di comunicazione del sito istituzionale Abruzzo Turismo e rivela una parziale conoscenza del territorio abruzzese in contesti extraregionali: riportare in primo piano tutta la complessità dell'offerta abruzzese può aiutare dunque a raggiungere profili target con offerte più mirate». È possibile dunque prevedere il destino di un luogo attraverso l’analisi dei social network? «Se è ancora presto per parlare di previsioni», conclude Marianna Boero, «possiamo affermare che l'immagine comunicata attraverso i social network può contribuire in modo significativo ad alimentare percezioni e rappresentazioni di luoghi. Una strategia di promozione del territorio efficace, dunque, non può prescindere dall'ascolto delle conversazioni che si sviluppano sui canali social». ©RIPRODUZIONE RISERVATA