Scuola e università, la sfida della rinascita
Istituzioni impegnate nel ripristino delle sedi. L’Udu: subito i posti letto alla Finanza.
L’AQUILA. Università e scuola. Sui destini di queste istituzioni si basa la rinascita dell’Aquila. Ne sono convinti il rettore, il sindaco, la presidente della Provincia. Ma a che punto sono le sedi che ospiteranno migliaia di studenti?
UNIVERSITA’. L’Università ha scelto di restare all’Aquila. Lo ha fatto nonostante le difficoltà oggettive, legate all’inagibilità della gran parte delle strutture, e nonostante la proposta di decentrare le varie facoltà. «Una decisione presa non solo per il bene dei nostri studenti», ha spiegato il rettore Ferdinando di Orio, «ma anche per sottolineare il legame inscindibile che c’è tra la città e l’ateneo». Un grande sforzo, ma l’obiettivo è stato raggiunto: ad ottobre il nuovo anno accademico si aprirà «nella quasi normalità». Ogni facoltà ha trovato una sede adeguata e tutti i corsi di laurea sono stati confermati. Gli studenti potranno beneficiare, per tre anni, dell’esonero dal pagamento delle tasse. Per venire incontro alle esigenze abitative dei fuori sede è stato anche istituito un gruppo di lavoro permanente. Certo, le difficoltà non mancano, in un territorio in cui l’emergenza alloggi coinvolge l’intera popolazione.
Nel campus della ex Reiss Romoli sono stati individuati circa 200 posti letto, già messi a disposizione dell’Adsu. Un migliaio di alloggi universitari potranno essere reperiti nei comuni limitrofi, «a prezzi accessibili», ha rimarcato il rettore confidando nell’onestà degli affittuari. E poi di Orio è tornato ad insistere sulla concessione della scuola della Guardia di Finanza di Coppito, dove sono disponibili, nell’immediato, ben 3000 posti letto. Richiesta condivisa dall’Udu, l’Unione degli Universitari, secondo cui sono arrivate circa 2000 domande, da parte dei fuori sede, nell’ambito del censimento sui fabbisogni abitativi, e altrettante sono le esigenze degli studenti che risiedevano in case classificate A e B.
Sull’inserimento degli universitari nel progetto Case, il rettore ha sottolineato: «Non vogliamo sottrarre spazio ai cittadini senza casa, tra i quali figuro anch’io, ma credo che le due esigenze possano convivere». Di Orio ha quindi annunciato nuovi interventi, tramite lo strumento del project financing, per realizzare in breve tempo, su terreni di proprietà dell’ateneo. Per il futuro si costruirà invece un campus universitario a Cansatessa, per il quale ci sono già 40 milioni di euro dal Cipe, e si completerà il recupero dell’ex ospedale San Salvatore, dove nascerà il polo umanistico.
SCUOLE COMUNALI. A poco più di un mese dalla riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, per garantire la ripresa delle attività didattiche si è innescata una vera corsa contro il tempo. L’edilizia scolastica è in fermento. Il sindaco Massimo Cialente la considera una priorità: sa bene che per evitare che tanti aquilani scelgano di lasciare la città, bisogna rassicurarli proprio sul fronte scuola. «Tutti i nostri sforzi saranno concentrati su questa direzione», ha dichiarato Cialente «e voglio dire ai miei concittadini che abbiamo scuole che hanno retto bene al terremoto e che potranno accogliere in totale sicurezza i nostri figli. Per quelle risultate inagibili, sono già partiti i lavori per la realizzazione dei moduli provvisori». Ma intanto occorre risolvere anche i problemi legati al personale.
Il direttore scolastico regionale Carlo Petracca è stato chiaro: se non si recuperano i 20 milioni di euro destinati all’organico e poi dirottati verso la costruzione dei Musp, i moduli ad uso scolastici provvisori, «il prossimo anno, anche alla luce dei tagli operati dal ministero, potrebbe avere delle disfunzioni. Nonostante il terremoto», ha affermato Petracca «l’Abruzzo è stato trattato come tutte le altre regioni. Adesso attendiamo risposte dai ministri Gelmini e Tremonti». Nel frattempo Comune e Provincia sono al lavoro, per riorganizzare il patrimonio immobiliare scolastico. La linea decisa da Regione e Protezione civile è di utilizzare, dove possibile, gli edifici in muratura. Una scelta contestata dai genitori degli alunni, ai quali preme soprattutto la sicurezza dei propri figli, ma che si sta applicando alla lettera.
La localizzazione delle nuove sedi è stata completata: Bertolaso ha firmato il 31 luglio il decreto che elenca le aree destinate alla realizzazione dei Musp. I lavori di consolidamento negli edifici classificati A e B dovrebbero essere ultimati per il 21 settembre. I moduli provvisori serviranno soprattutto nelle scuole gestite dal Comune, cioè materne, elementari e medie: vi saranno trasferiti circa 3800 alunni. Per gli istituti superiori, si prevedono due poli scolastici, uno a Colle Sapone e l’altro a Pettino, nella ex sede dell’Itc.
SULMONA. Su sollecitazione della presidente della Provincia Stefania Pezzopane, il governatore Gianni Chiodi ha dato il via libera ai lavori di messa in sicurezza anche nelle scuole che ricadono fuori dal cratere: in particolare a Sulmona l’Itc e l’Itg “Morandi”, il Liceo Scientifico “Fermi” e il Centro di formazione professionale.
UNIVERSITA’. L’Università ha scelto di restare all’Aquila. Lo ha fatto nonostante le difficoltà oggettive, legate all’inagibilità della gran parte delle strutture, e nonostante la proposta di decentrare le varie facoltà. «Una decisione presa non solo per il bene dei nostri studenti», ha spiegato il rettore Ferdinando di Orio, «ma anche per sottolineare il legame inscindibile che c’è tra la città e l’ateneo». Un grande sforzo, ma l’obiettivo è stato raggiunto: ad ottobre il nuovo anno accademico si aprirà «nella quasi normalità». Ogni facoltà ha trovato una sede adeguata e tutti i corsi di laurea sono stati confermati. Gli studenti potranno beneficiare, per tre anni, dell’esonero dal pagamento delle tasse. Per venire incontro alle esigenze abitative dei fuori sede è stato anche istituito un gruppo di lavoro permanente. Certo, le difficoltà non mancano, in un territorio in cui l’emergenza alloggi coinvolge l’intera popolazione.
Nel campus della ex Reiss Romoli sono stati individuati circa 200 posti letto, già messi a disposizione dell’Adsu. Un migliaio di alloggi universitari potranno essere reperiti nei comuni limitrofi, «a prezzi accessibili», ha rimarcato il rettore confidando nell’onestà degli affittuari. E poi di Orio è tornato ad insistere sulla concessione della scuola della Guardia di Finanza di Coppito, dove sono disponibili, nell’immediato, ben 3000 posti letto. Richiesta condivisa dall’Udu, l’Unione degli Universitari, secondo cui sono arrivate circa 2000 domande, da parte dei fuori sede, nell’ambito del censimento sui fabbisogni abitativi, e altrettante sono le esigenze degli studenti che risiedevano in case classificate A e B.
Sull’inserimento degli universitari nel progetto Case, il rettore ha sottolineato: «Non vogliamo sottrarre spazio ai cittadini senza casa, tra i quali figuro anch’io, ma credo che le due esigenze possano convivere». Di Orio ha quindi annunciato nuovi interventi, tramite lo strumento del project financing, per realizzare in breve tempo, su terreni di proprietà dell’ateneo. Per il futuro si costruirà invece un campus universitario a Cansatessa, per il quale ci sono già 40 milioni di euro dal Cipe, e si completerà il recupero dell’ex ospedale San Salvatore, dove nascerà il polo umanistico.
SCUOLE COMUNALI. A poco più di un mese dalla riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, per garantire la ripresa delle attività didattiche si è innescata una vera corsa contro il tempo. L’edilizia scolastica è in fermento. Il sindaco Massimo Cialente la considera una priorità: sa bene che per evitare che tanti aquilani scelgano di lasciare la città, bisogna rassicurarli proprio sul fronte scuola. «Tutti i nostri sforzi saranno concentrati su questa direzione», ha dichiarato Cialente «e voglio dire ai miei concittadini che abbiamo scuole che hanno retto bene al terremoto e che potranno accogliere in totale sicurezza i nostri figli. Per quelle risultate inagibili, sono già partiti i lavori per la realizzazione dei moduli provvisori». Ma intanto occorre risolvere anche i problemi legati al personale.
Il direttore scolastico regionale Carlo Petracca è stato chiaro: se non si recuperano i 20 milioni di euro destinati all’organico e poi dirottati verso la costruzione dei Musp, i moduli ad uso scolastici provvisori, «il prossimo anno, anche alla luce dei tagli operati dal ministero, potrebbe avere delle disfunzioni. Nonostante il terremoto», ha affermato Petracca «l’Abruzzo è stato trattato come tutte le altre regioni. Adesso attendiamo risposte dai ministri Gelmini e Tremonti». Nel frattempo Comune e Provincia sono al lavoro, per riorganizzare il patrimonio immobiliare scolastico. La linea decisa da Regione e Protezione civile è di utilizzare, dove possibile, gli edifici in muratura. Una scelta contestata dai genitori degli alunni, ai quali preme soprattutto la sicurezza dei propri figli, ma che si sta applicando alla lettera.
La localizzazione delle nuove sedi è stata completata: Bertolaso ha firmato il 31 luglio il decreto che elenca le aree destinate alla realizzazione dei Musp. I lavori di consolidamento negli edifici classificati A e B dovrebbero essere ultimati per il 21 settembre. I moduli provvisori serviranno soprattutto nelle scuole gestite dal Comune, cioè materne, elementari e medie: vi saranno trasferiti circa 3800 alunni. Per gli istituti superiori, si prevedono due poli scolastici, uno a Colle Sapone e l’altro a Pettino, nella ex sede dell’Itc.
SULMONA. Su sollecitazione della presidente della Provincia Stefania Pezzopane, il governatore Gianni Chiodi ha dato il via libera ai lavori di messa in sicurezza anche nelle scuole che ricadono fuori dal cratere: in particolare a Sulmona l’Itc e l’Itg “Morandi”, il Liceo Scientifico “Fermi” e il Centro di formazione professionale.