VENDEMMIA
Troppo Montepulciano d'Abruzzo, la Regione dà l'ok al blocco del 20%
Accolta la richiesta del Consorzio di tutela vini in modo da evitare una svendita del prodotto e mantenere così prezzi e qualità
PESCARA. La Regione va in "soccorso " dei produttori di vino e interviene a tutela del Montepulciano d'Abruzzo, così come aveva richiesto il Consorzio. In particolare per evitare che la Doc-simbolo abruzzese si "inflazionasse" a causa di un eccesso di produzione rispetto alla domanda, che ha già determinato il ribasso dei prezzi, è stato deciso di intervenire regolamentando lo stoccaggio dei vini, in modo da gestire i volumi di prodotto disponibili. In sostanza è stato deciso di bloccare e quindi di non immettere nel mercato il 20% di Montepulciano d’Abruzzo Doc rivendicato nell’annata 2022 ad eccezione del vino biologico.
La richiesta di intervento è stata raccolta dal Tavolo Verde composto da Regione, associazioni di categoria e Consorzi, per non arrivare ad una svendita del prodotto, in modo da raggiungere un equilibrio tra domanda e offerta in vista della prossima vendemmia e mantenere così prezzi e qualità.
“Il Consorzio di tutela vini da anni crede che sia necessario utilizzare sistemi di regolamentazione del mercato. Da sempre il Montepulciano d’Abruzzo soffre un ribasso dei prezzi dettato da un eccesso di produzione; da un’attenta analisi, elaborata dal nostro comitato tecnico, dell’attuale andamento della Denominazione e dei possibili scenari del mondo del vino, era quindi fondamentale intervenire in questa direzione”, spiega il presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi. Dal blocco del 20% è escluso anche il vino delle cantine che imbottigliano tutta la loro produzione. (a.mo.)