CHE COSA BERE CON L’AGNELLO

Va bene un cerasuolo strutturato da 13 euro

L’AQUILA. Fratello della chef, Antonello Moscardi, si occupa della scelta dei vini per il ristorante Elodia. Delegato dell’associazione nazionale sommelier per L’Aquila da oltre 20 anni, è molto...

L’AQUILA. Fratello della chef, Antonello Moscardi, si occupa della scelta dei vini per il ristorante Elodia. Delegato dell’associazione nazionale sommelier per L’Aquila da oltre 20 anni, è molto attento a realizzare gli accostamenti, cercando di coniugare tradizione e innovazione. Particolare la scelta dei vini anche per questo piatto a base di agnello. «Per sfatare il luogo comune che vuole per forza l’accostamento del vino rosso alla carne, avrei scelto due tipologie di Montepulciano d’Abruzzo “Cerasuolo”, un bianco e un vino spumante» spiega. «Le caratteristiche fondamentali del vino per un giusto abbinamento col piatto sono essenzialmente quelle di un prodotto con profumo importante, una giusta morbidezza, poco tannino e un grande equilibrio gustativo». Il primo accostamento è con il Cerasuolo doc Praesidium (azienda di Prezza, prezzo in enoteca circa 13 €). «Si tratta di un Montepulciano in purezza vinificato in rosato, cerasuolo con una importante struttura alcolica che lo rende un prodotto unico nel suo genere con profumi e sapori dell’Abruzzo di montagna». La seconda scelta è su un altro doc: Pie’ delle Vigne (azienda Cataldi Madonna di Ofena, circa 13 €). «Ancora un Montepulciano in purezza vinificato in rosato rispettando l’antica tecnica di vinificazione della “svacata”, profumi intensi che ricordano la marasca, fragranza e struttura importante per questo prodotto di montagna». Terzo vino da accostare all’agnello è il Controguerra bianco doc Daniele (azienda Illuminati, circa 12 €). «Trebbiano d’Abruzzo, Passerina e Chardonnay con invecchiamento in botti di rovere di Slavonia, per un vino giallo paglierino con riflessi dorati, fruttato, buona morbidezza e un finale persistente», afferma. Ultimo abbinamento il Metodo classico Perle’ Nero Ferrari (32 € circa): «Un pinot nero in purezza con sei anni di maturazione sui lieviti selezionati, colore giallo paglierino, di grande complessità olfattiva e gustativa, dal fruttato al minerale, al tostato». (m.c.)