La rimozione del cadavere

LANCIANO

Cadavere nel fiume, è di un 48enne di Atessa e residente a Vasto

Identificato dai familiari, attesi i risultati dell'autopsia. Trovata una ferita a un polpaccio

LANCIANO. Ha un nome il misterioso cadavere trovato domenica pomeriggio nel fiume Sangro. A due giorni dal tragico ritrovamento, i carabinieri di Lanciano sono riusciti a risalire all'identità dell'uomo vestito con tuta e scarpette da ginnastica e una profonda lacerazione al polpaccio: si tratta di un 46enne originario di Atessa e residente a Vasto., le cui iniziali sono D. G. R. D..
Il riconoscimento ufficiale è avvenuto ad opera dei familiari nel’obitorio dell’ospedale clinicizzato di Chieti, dove, sempre in giornata, viene eseguito l’esame autoptico disposto dalla Procura di Lanciano.

leggi anche: Cadavere nel fiume Sangro, attesa per l'autopsia Martedì 19 novembre il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, conferirà l'incarico al medico legale Pietro Falco. L'uomo non è stato ancora identificato. Indagano i carabinieri

Rimane da chiarire che cosa ha provocato il decesso dell'uomo, ma a questo penserà l'autopsia in programma stamattina a Chieti. 

L'incarico per la perizia è stato affidato al medico legale Pietro Falco. I quesiti posti dalla Procura di Lanciano - a coordinare le indagini è il procuratore Mirvana Di Serio riguardano le cause della morte, che apparentemente risale ad alcune ore prima del ritrovamento del corpo.

Sul cadavere ripescato domenica nel fiume Sangro, in località Sant'Onofrio di Lanciano, è stata accertata la presenza di una profonda lacerazione al polpaccio sinistro. Una ferita non da taglio e probabilmente neanche provocata da un eventuale urto con le rocce del fiume. Forse un'aggressione da parte di qualche animale selvatico? (s.so.)

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