Studenti in fuga da Medicina a Chieti, per la facoltà: "È tutto ok"
L’Università smentisce i dati negativi diffusi dall’Enpam: "Il corso in Medicina e Chirurgia, ha conservato l’attrattività e la reputazione costruite nel tempo"
CHIETI. Il presidente del Consiglio del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Raffaella Muraro, e il presidente della Scuola di Medicina e Scienze della salute, Sebastiano Miscia, smentiscono i dati pubblicati da "Il giornale della Previdenza dei medici e degli odontoiatri", periodico dell’Enpam, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza medici. Secondo la ricerca effettuata dall’autorevole pubblicazione, che periodicamente rielabora i dati a sua disposizione per la pubblicazione di questo tipo di studi, risulta che l’ateneo teatino-pescarese è tra le università italiane che per lo scorso anno accademico non sono riuscite a coprire i posti che erano stati loro assegnati nel piano nazionale di riparto, per via dell'accesso alle facoltà di medicina a numero chiuso. Ma i dati elaborati dal periodico, non corrisponderebbero con quelli della Segreteria studenti dell’ateneo.
«Contrariamente a quanto pubblicato», scrivono i due professori universitari, «nell’anno accademico 2015-2016 a fronte dei 180 posti per studenti comunitari (più 10 posti per eventuali studenti extracomunitari) assegnati da bando al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia di Chieti, sono state ricevute 1280 domande, nelle quali Chieti era stata indicata come sede di prima scelta; hanno sostenuto il concorso di ammissione 1218 candidati, confermando la loro volontà di scelta; sono stati immatricolati 181 studenti, di cui 178 studenti comunitari, più due ricorsi al Tar, più uno studente extracomunitario. Nell’anno accademico 2015-16 si sono laureati in Medicina e Chirurgia 122 studenti».
La conclusione è che la facoltà di Medicina non avrebbe perso fama e buon nome: «Risulta pertanto che l’ateneo d’Annunzio», terminano i due accademici, «e nello specifico il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia, ha conservato l’attrattività e la reputazione costruite nel tempo». (a.i.)