AUTOSTRADE
Caro pedaggi, 118 sindaci di Lazio e Abruzzo contro Salvini
Gli amministratori rispediscono al mitente, dicono in una nota, "le offese e le accuse di strumentalizzazione politica riportate dal Mit"
Caro pedaggi, continua la protesta dei sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo e arriva la replica al Ministero guidato dal vicepremier Matto Salvini.
Gli amministratori rispediscono al mitente, dicono in una nota, "le offese e le accuse di strumentalizzazione politica riportate nel comunicato del Mit. I sindaci non “polemizzano”, ma da oltre cinque anni portano avanti una bataglia di civiltà per tutelare i territori che rappresentano, una bataglia che non ha mai avuto un colore politico. In questi anni ben cinque ministri e altretanti governi si sono succeduti e i sindaci hanno usato per tutti lo stesso metro".
La battaglia dunque prosegue e con essa le manifestazioni e le proteste dei 118 sindaci e amministratori i cui territori sono attraversati dalle autostrade A24 e A25.
Nella nota i 118 amministratori ricodano che "grazie all’impegno dei sindaci i pedaggi autostradali sono bloccati al 2017 (ben 5 rincari sono stati evitati). Ma non è sufficiente: si pretende sicurezza, un equo pedaggio e una convocazione ufficiale per il tavolo istituzionale. E sopratuto", concludono, "si pretende rispetto".