L'orso di Pescina indicato nel cerchietto

PROVINCIA L'AQUILA

Orsi, un'altra incursione a Scanno. E a Pescina vietato dare cibo e fare foto

L'animale è stato visto a passeggio tra le vie del borgo. Nel comune marsicano ordinanza del sindaco dopo i ripetuti avvistamenti nei paesi

L'AQUILA. Continuano gli avvistamenti di orsi nei centri abitati dell'Aquilano. L'utimo, in ordine di tempo, è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Scanno. Qui un orso è stato visto a passeggio nelle vie del borgo tra l'incredulità dei residenti. L'orso, un giovane esemplare, può essere uno dei quattro figli di Amarena:  la madre lo ha lasciato al proprio destino dopo lo svezzamento. L'incursione, secondo quanto riferisce l'agenzia Ansa, è stata filmata in più punti del paese, anche tra le abitazioni tanto che c'è stato chi ha invitato i familiari a tenere chiuso il cancello di casa per evitare che l'orso entrasse nelle abitazioni.

Una scena che si ripete quasi quotidianamente tra Scanno, Villalago, Pescina e Celano, tanto che l'ex sindaco di Scanno e attuale commissario della Comunità Montana Peligna Eustachio Gentile, propone il ripristino di punti di alimentazione che possano saziare gli orsi ed evitare incursioni o comunque la ricerca costante di cibo nell'abitato di vari paesi. «La loro catena alimentare si sta alterando - osserva Gentile - sono anni che all'interno della comunità del parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise propongo di ripristinare punti di alimentazione. Sono recinti abbastanza grandi con grano, mele e verdure così da sfamare i plantigradi». «Altrimenti - conclude Gentile - la frequentazione degli orsi in paesi e tra la gente diverrà sempre più abituale, con tutte le conseguenze che però possono derivarne, sia a danno di persone e cose che a danno degli stessi orsi».

Intanto a Pescina, il sindaco Mirko Zauri ha emesso un’ordinanza a tutela del plantigrado dopo le oramai frequenti scorribande di Amarena e dei suoi quattro cuccioli tra i centri abitati della Marsica Est.
«In caso di avvistamento c’è l’obbligo di allontanarsi dalla fauna selvatica e in particolare dagli esemplari di orso bruno marsicano», si legge nell’ordinanza, «è vietato inseguire gli orsi a piedi o a bordo di veicoli; illuminare gli esemplari al fine di avvistarli, fotografarli, filmarli ecc.; alimentare gli orsi in qualsiasi modo anche rendendo disponibili fonti trofiche destinate a specie animali domestiche e collocare rifiuti e scarti in modo facilmente accessibile e in assenza di idonea protezione; nonché intercettare la frequenza dei radiocollari degli orsi muniti dell'apposito dispositivo».

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Domenica 2 maggio un cucciolo di orso marsicano, successivamente ribattezzato Juan Carrito dal Parco nazionale d’Abruzzo dopo che era stato dotato di radiocollare, ha fatto la sua comparsa in piazza Aia a Celano, intorno alle 23. Sabato 22, in piazza a Pescina, si era presentata Amarena, tra il fuggi-fuggi dei ragazzini che stavano giocando in strada. Il giorno successivo un altro esemplare era stato avvistato alla periferia di Trasacco. Mentre lunedì 24 un orso marsicano era stato visto aggirarsi tra i campi coltivati del Fucino.

Sulle incursioni degli orsi nei centri abitati è intervenuto anche Dino Rossi, responsabile regionale dell’Associazione per la cultura rurale. «Nessuno ha capito il grido di disperazione di questo povero animale con le sue comparse nei paesini», tuona Rossi, «purtroppo i nostri orsi, ridotti alla fame ogni giorno, rischiano la pelle con l’attraversamento delle strade, mentre gli enti preposti si limitano a mettere i cartelli con la scritta: “Noi potremmo attraversare” e non pensano ai motivi per cui questo povero animale è costretto a fuggire dal suo territorio».