Pendolari, ecco i permessi
Centinaia di alunni potranno fare lezione sulla costa.
L’AQUILA. Si chiamano «nulla osta provvisori» e permettono agli alunni del cratere di frequentare le lezioni nella zona di nuova residenza per i primi mesi dell’anno scolastico, pur rimanendo iscritti nelle scuole di provenienza. E’ la soluzione per facilitare gli alunni che torneranno in città tra qualche mese. Il provvedimento è stato reso pubblico ieri mattina dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, Carlo Petracca, il quale ha inviato a tutte le scuole interessate del territorio una circolare in cui è esplicitata in modo chiaro questa possibilità. «Molte famiglie non potranno rientrare all’Aquila nei prossimi giorni e comunque prima dell’inizio della scuola» spiega Petracca, «per questo abbiamo pensato a dei nulla osta provvisori che permettano ai figli di frequentare qualunque scuola della regione per qualche tempo, fin quando cioè non potranno tornare stabilmente in città.
Questi alunni conserveranno comunque l’iscrizione negli istituti da loro frequentati prima del terremoto». L’accordo è stato preso in accordo con la Protezione civile e la Prefettura dell’Aquila. «Il problema riguarda soprattutto gli alunni più piccoli» spiega Petracca «che potrebbero subire un eccessivo stress a causa dagli spostamenti». I nulla osta provvisori, comunque, non dovrebbero interessare un numero elevato di studenti. «Molti sono già tornati sui banchi delle scuole aquilane» continua il direttore regionale, «ed altri sono in procinto di farlo, magari viaggiando oppure chiedendo dell’ospitalità a parenti e amici». Sono 601, invece, i ragazzi che hanno deciso di trasferirsi definitivamente dalle scuole del cratere, su un totale di 16mila alunni residenti. «Questi hanno ottenuto già il nulla osta definitivo» dice Petracca, «la maggior parte si è trasferita sulla costa, ma una buona parte è andata in altre regioni d’Italia.
Nel complesso, tuttavia, possiamo dire che non si è registrato uno spopolamento rilevante delle scuole aquilane». Dei 16mila alunni che frequentavano l’anno scorso le scuole dell’Aquila e dei comuni del cratere che insistono nella provincia, 8mila erano iscritti nelle scuole di base del comune aquilano (materne, elementari e medie) e 5mila nella secondaria (licei e istituti tecnici). I restanti 3mila, invece, frequentavano le scuole materne, elementari e medie del circondario, nei comuni comunque all’interno del cratere. In percentuale, la scuola col maggior numero di defezioni è stata il liceo Classico dell’Aquila: in circa 60 hanno chiesto di trasferirsi nei licei di altre città. La maggior parte dei trasferimenti degli alunni del Cotugno è verso Pescara. Un terzo dei nulla osta, infine, riguarda le scuole superiori, mentre i restanti due terzi sono più o meno equamente divisi tra materne, elementari e medie.
Questi alunni conserveranno comunque l’iscrizione negli istituti da loro frequentati prima del terremoto». L’accordo è stato preso in accordo con la Protezione civile e la Prefettura dell’Aquila. «Il problema riguarda soprattutto gli alunni più piccoli» spiega Petracca «che potrebbero subire un eccessivo stress a causa dagli spostamenti». I nulla osta provvisori, comunque, non dovrebbero interessare un numero elevato di studenti. «Molti sono già tornati sui banchi delle scuole aquilane» continua il direttore regionale, «ed altri sono in procinto di farlo, magari viaggiando oppure chiedendo dell’ospitalità a parenti e amici». Sono 601, invece, i ragazzi che hanno deciso di trasferirsi definitivamente dalle scuole del cratere, su un totale di 16mila alunni residenti. «Questi hanno ottenuto già il nulla osta definitivo» dice Petracca, «la maggior parte si è trasferita sulla costa, ma una buona parte è andata in altre regioni d’Italia.
Nel complesso, tuttavia, possiamo dire che non si è registrato uno spopolamento rilevante delle scuole aquilane». Dei 16mila alunni che frequentavano l’anno scorso le scuole dell’Aquila e dei comuni del cratere che insistono nella provincia, 8mila erano iscritti nelle scuole di base del comune aquilano (materne, elementari e medie) e 5mila nella secondaria (licei e istituti tecnici). I restanti 3mila, invece, frequentavano le scuole materne, elementari e medie del circondario, nei comuni comunque all’interno del cratere. In percentuale, la scuola col maggior numero di defezioni è stata il liceo Classico dell’Aquila: in circa 60 hanno chiesto di trasferirsi nei licei di altre città. La maggior parte dei trasferimenti degli alunni del Cotugno è verso Pescara. Un terzo dei nulla osta, infine, riguarda le scuole superiori, mentre i restanti due terzi sono più o meno equamente divisi tra materne, elementari e medie.