SULMONA
Ritorsioni e vendette nella droga, incendiata un'altra auto
Questa volta le fiamme sono state appiccate a una Golf di un detenuto accusato della mancata rapina di Bussi a un corriere di stupefacenti
SULMONA. Gli investigatori hanno pochi dubbi: l'ultimo episodio di cronaca, l'ennesima auto incendiata, allunga la serie di ritorsioni nei confronti dei tre sulmonesi protagonisti della tentata rapina a Bussi sul Tirino ai danni di un corriere della droga originario di Guidonia. Rapina sventata dalla guardia di finanza di Sulmona.
Nella notte, dopo la Mercedes andata a fuoco nel dicembre scorso, di proprietà di Lorenzo Pacifico e i colpi di pistola sparati contro il negozio della famiglia sempre di Pacifico, è stata data alle fiamme la Volkswagen Golf di Mattia Buccilli attualmente in carcere sempre in relazione alla mancata rapina di Bussi.
L’auto era parcheggiata lungo la circonvallazione orientale di Sulmona, nei pressi dell’intersezione con via Probo Mariano e Porta Saccoccia. Poco prima delle 2, una pattuglia della polizia ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco dopo che ha notato che la vettura in sosta stava prendendo fuoco. L’intervento ha limitato i danni evitando che il fuoco avvolgesse l’intera auto.
La polizia, una volta accertata la proprietà dell’auto, ha subito pensato al possibile collegamento con gli altri episodi intimidatori avvenuti negli ultimi mesi dopo gli arresti di due corrieri di Guidonia e di Massimiliano Le Donne, latitante da due anni e ritenuto il capo dell’organizzazione dedita allo spaccio di droga in grandi quantitativi in città e nel comprensorio. E, a questo punto, anche gli investigatori non escludono che i fatti siano tutti collegati tra loro. Pertanto presumono che gli spari contro la vetrina della pasta all’uovo in via Papa Giovanni XXIII, l’incendio dell’autovettura di Pacifico e ora l’auto di Mattia Buccilli della notte scorsa, facciano parte della serie di ritorsioni e vendette maturate nel mondo dello spaccio degli stupefacenti. (c.l.)