Scuole, permessi per i pendolari
Presto una sanatoria per centinaia di studenti ancora sfollati sulla costa.
L’AQUILA. I tecnici della Lombardia lavorano per riparare le infiltrazioni d’acqua che hanno impedito la ripresa delle lezioni nei moduli scolastici dell’elementare di Paganica donati dalla giunta capeggiata da Roberto Formigoni. I genitori dei bambini della Giovanni XXIII, che riapre nei moduli piazzati allo svincolo autostradale dell’Aquila Ovest, sono un bel po’ contrariati in quanto, nella loro scuola, tutto era pronto, compresi i fiori e la guida rossa su cui sarebbe dovuto passare il ministro Mariastella Gelmini. Ma la scuola riaprirà soltanto il 28 settembre, lunedì prossimo. Così come altri tre istituti che hanno saltato la prima tappa della progressiva riapertura dell’anno scolastico nella città del terremoto.
Si tratta dei plessi di Sassa (che fa parte dell’istituto comprensivo «Gianni Rodari», 65 alunni delle quarte e quinte classi dell’elementare e sei classi della media), dell’elementare di Pettino-Amiternum (437 alunni) e della Giovanni XXIII (scuola dell’infanzia e scuola elementare più la scuole dell’infanzia San Giovanni Bosco). Il giorno dopo, all’ufficio scolastico regionale, si fanno i conti dell’apertura che è stata caratterizzata da disagi ma anche dalla volontà di ripartire manifestata da tutti, dai ragazzi, dagli insegnanti e dai genitori. «Non abbiamo dati ufficiali relativi al numero di presenze effettive nei nostri istituti per la giornata inaugurale del 21 settembre», afferma il dirigente regionale Carlo Petracca. «Tuttavia le assenze registrate in occasione del primo giorno sono da considerarsi del tutto fisiologiche.
Posso dire che dei 5660 alunni degli istituti scolastici ricadenti all’interno del cratere sismico, sono rientrati a scuola in 4090 mentre i restanti 1570 lo faranno tra il 28 settembre e il 5 ottobre, le altre due date che sono state scelte per arrivare a completare il quadro della situazione. In Abruzzo, su un totale di 181631 alunni ne sono tornati in aula 172474 il 21 settembre. Questi numeri sono di grande conforto e mi soddisfano pienamente. Anche perché rendono ragione del grande sforzo di carattere organizzativo che questo ufficio, insieme a tutte le altre componenti, a cominciare dalla Protezione civile, ha reso e sta continuando a rendere per assicurare il ritorno alla piena normalità per l’attività scolastica nelle zone colpite dal terremoto. Mi piace anche sottolineare un altro aspetto di fondamentale importanza e cioè che tutti gli insegnanti, anche quelli precari, hanno già tutti un contratto».
I NULLA OSTA. Sarà il quadrimestre dei nulla osta quello che gli alunni hanno appena cominciato a vivere. Infatti stanno crescendo di ora in ora le richieste, fatte pervenire ai presidi, di concedere il permesso ai loro alunni di poter seguire le lezioni sulla costa senza che i ragazzi diventino parte integrante delle nuove classi di assegnazione dove verrebbero soltanto «appoggiati». Infatti, come hanno sottolineato molti dei genitori, non appena ricevuta l’assegnazione delle case e completato il trasferimento dalle località della costa, i ragazzi tornerebbero a occupare il loro posto nelle scuole aquilane, come da iscrizione. Si stanno studiando le forme di questi nulla osta in quanto le famiglie temono di perdere la priorità legata all’iscrizione dei figli a scuola, criterio riconosciuto come rilevante ai fini dell’assegnazione di un alloggio del progetto Case. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.
TRASPORTI. Intanto si stanno studiando le soluzioni al problema del traffico. Nella zona di Colle Sapone, già intasata al primo giorno di apertura, che pure ha riguardato solo una parte delle scuole che insistono in quell’area della città, si pensa alla realizzazione di una nuova strada di collegamento. Previsti interventi anche al Torrione dove, secondo un progetto che è già stato esaminato nel corso di una commissione, dovrebbe sparire il semaforo con la creazione di una mega-rotatoria tra viale della Croce Rossa, via De Gasperi, viale Panella, viale Gran Sasso. Allo studio anche interventi per un nuovo tratto di collegamento tra le statali 80 e 17 all’altezza di Centi Colella e per una nuova strada a servizio dei moduli scolastici provvisori compresi nella zona Torretta-Gignano e Sant’Elia. Rotatorie anche a Pile e a Pettino, agli incroci più trafficati delle statali.
Si tratta dei plessi di Sassa (che fa parte dell’istituto comprensivo «Gianni Rodari», 65 alunni delle quarte e quinte classi dell’elementare e sei classi della media), dell’elementare di Pettino-Amiternum (437 alunni) e della Giovanni XXIII (scuola dell’infanzia e scuola elementare più la scuole dell’infanzia San Giovanni Bosco). Il giorno dopo, all’ufficio scolastico regionale, si fanno i conti dell’apertura che è stata caratterizzata da disagi ma anche dalla volontà di ripartire manifestata da tutti, dai ragazzi, dagli insegnanti e dai genitori. «Non abbiamo dati ufficiali relativi al numero di presenze effettive nei nostri istituti per la giornata inaugurale del 21 settembre», afferma il dirigente regionale Carlo Petracca. «Tuttavia le assenze registrate in occasione del primo giorno sono da considerarsi del tutto fisiologiche.
Posso dire che dei 5660 alunni degli istituti scolastici ricadenti all’interno del cratere sismico, sono rientrati a scuola in 4090 mentre i restanti 1570 lo faranno tra il 28 settembre e il 5 ottobre, le altre due date che sono state scelte per arrivare a completare il quadro della situazione. In Abruzzo, su un totale di 181631 alunni ne sono tornati in aula 172474 il 21 settembre. Questi numeri sono di grande conforto e mi soddisfano pienamente. Anche perché rendono ragione del grande sforzo di carattere organizzativo che questo ufficio, insieme a tutte le altre componenti, a cominciare dalla Protezione civile, ha reso e sta continuando a rendere per assicurare il ritorno alla piena normalità per l’attività scolastica nelle zone colpite dal terremoto. Mi piace anche sottolineare un altro aspetto di fondamentale importanza e cioè che tutti gli insegnanti, anche quelli precari, hanno già tutti un contratto».
I NULLA OSTA. Sarà il quadrimestre dei nulla osta quello che gli alunni hanno appena cominciato a vivere. Infatti stanno crescendo di ora in ora le richieste, fatte pervenire ai presidi, di concedere il permesso ai loro alunni di poter seguire le lezioni sulla costa senza che i ragazzi diventino parte integrante delle nuove classi di assegnazione dove verrebbero soltanto «appoggiati». Infatti, come hanno sottolineato molti dei genitori, non appena ricevuta l’assegnazione delle case e completato il trasferimento dalle località della costa, i ragazzi tornerebbero a occupare il loro posto nelle scuole aquilane, come da iscrizione. Si stanno studiando le forme di questi nulla osta in quanto le famiglie temono di perdere la priorità legata all’iscrizione dei figli a scuola, criterio riconosciuto come rilevante ai fini dell’assegnazione di un alloggio del progetto Case. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.
TRASPORTI. Intanto si stanno studiando le soluzioni al problema del traffico. Nella zona di Colle Sapone, già intasata al primo giorno di apertura, che pure ha riguardato solo una parte delle scuole che insistono in quell’area della città, si pensa alla realizzazione di una nuova strada di collegamento. Previsti interventi anche al Torrione dove, secondo un progetto che è già stato esaminato nel corso di una commissione, dovrebbe sparire il semaforo con la creazione di una mega-rotatoria tra viale della Croce Rossa, via De Gasperi, viale Panella, viale Gran Sasso. Allo studio anche interventi per un nuovo tratto di collegamento tra le statali 80 e 17 all’altezza di Centi Colella e per una nuova strada a servizio dei moduli scolastici provvisori compresi nella zona Torretta-Gignano e Sant’Elia. Rotatorie anche a Pile e a Pettino, agli incroci più trafficati delle statali.