la protesta

Sulmona, corteo contro la chiusura del Punto nascita

I manifestanti hanno sfilato in corteo fino al luogo in cui qualche mese fa è stata posta la prima pietra per realizzare il nuovo ospedale

SULMONA. Oltre 200 persone in strada al sit-in di protesta davanti all'ospedale di Sulmona contro la chiusura del punto nascita. Sindacati, politici, mamme con carrozzine, pensionati uniti per dire no alla decisione del governo regionale di privare il territorio del centro Abruzzo del reparto di Ginecologia. I manifestanti hanno sfilato in corteo fino al luogo in cui qualche mese fa è stata posta la prima pietra per realizzare il nuovo ospedale.



Una pietra che è stata simbolicamente restituita: «Ci stanno prendendo in giro - affermano in coro i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil e Nursind - Ci dicono che vogliono realizzare l'ospedale e intanto chiudono i reparti. Questo è solo l'inizio di una lotta dura e decisa che andrà avanti fino a quando il territorio non riavrà tutto quello che gli è stato tolto».

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il sindaco Giuseppe Ranalli all'Aquila ha incontrato i capigruppo in consiglio regionale per continuare la sua battaglia _ a nome di tutti gli altri sindaci interessati dalla chiusura dei punti nascita _ in difesa del presidio. Qualche mese fa è stata posta la prima pietra per ampliare l'ospedale di Sulmona, che prevede anche una nuova sala parto. Una contraddizione per Ranalli. "Un investimento di 53 milioni di euro. Oggi, invece, assistiamo a un decreto che chiude i centri nascita con il centro Abruzzo che resterebbe tagliato fuori dal diritto alla salute". A preoccupare il sindaco è soprattutto il fatto che a restare sprovvisti di una struttura nelle vicinanze sarebbero paesi come Castel di Sangro, Scanno, Ateleta, Campo di Giove e tutti quelli della Valle Subequana, che nei periodi invernali restano isolati.

[[(Video) Ranalli all'Aquila in difesa del punto nascite]]

"Una situazione che la Regione deve tenere in considerazione", ha detto Ranalli. Intanto è pronta la risoluzione con cui la maggioranza regionale cercherà di far confluire nel riordino dei punti nascita, anche le istanze dei sindaci.