L'AQUILA
Tragedia dell'asilo, la famiglia del piccolo Tommaso: "Chiediamo riservatezza"
L'appello lanciato attravero il legale che assiste i genitori. Oggi l'autopsia sul corpo dei bimbo di 4 anni
L'AQUILA. "La famiglia di Tommaso chiede riservatezza. Noi ci sentiamo tutelati dalla Procura dell'Aquila. Chiediamo, preghiamo tutti, di portare il massimo rispetto a questa famiglia così duramente colpita".
Parla l'avvocato Tommaso Colella, legale dei genitori del piccolo morto nella tragedia dell'asilo Primo Maggio, che oggi ha tenuto una conferenza stampa.
Intanto l'inchiesta va avanti. Si farà a breve all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, l'autopsia sul corpo del bimbo di 4 anni morto nel tragico incidente di mercoledì scorso.
Tommaso è stato investito da una Passat con a bordo un bambino di 12 anni, parcheggiata da una mamma di 38 anni di origini bulgare scesa per riprendere i due gemellini, partita in discesa per cause in coso di accertamento. Altri cinque piccoli sono rimasti feriti e sono ricoverati a Roma e all'Aquila, non sono in pericolo di vita.
A effettuare l'esame, alla presenza dei legali delle famiglie coinvolte e dei rappresentanti delle varie istituzioni, l'anatomo patologo Giuseppe Calvisi. Ieri era stato fatto un tentativo per evitare l'esame autoptico. Secondo quanto si è appreso, dopo l'autopsia la salma del piccolo sarà riconsegnata alla famiglia che poi fisserà la data dei funerali.
Intanto, proseguono a ritmo serrato le indagini condotte dalla Squadra mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica dll'Aquila. Si è in attesa della fissazione dell'interrogatorio della giovane mamma indagata per omicidio stradale. Stamani è stata affidata la perizia sull'automobile tesa a capire meglio la dinamica e le cause e in particolare come la Passat si sia sfrenata.
LA NOTA DELL'ODG. Sulla vicenda è intervenuto anche l'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo che raccoglie l'invito dei legali e dei familiari della piccola vittima. "La terribile vicenda del piccolo Tommaso D'Agostino, con il lutto che ne è derivato alla famiglia e alla intera comunità aquilana deve indurre tutti, a cominciare dagli operatori dell'informazione, ad assumere un atteggiamento di sobrietà nella ricerca di notizie e testimonianze", afferma il presidente dell’Ordine dei giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta. "La necessità di informare su quanto accaduto un’opinione pubblica sconvolta, la ricerca di dettagli e particolari - prosegue - non può e non deve contrastare, da parte degli operatori della informazione, con l'assunzione di un atteggiamento ispirato a senso di responsabilità e di umanità. Soprattutto perché siamo in presenza di una vicenda che coinvolge anche altri minori, oltre alla piccola vittima, ed è dunque necessario fare costantemente riferimento alle nostre norme deontologiche in materia".