TRAGEDIA DELL'ASILO
Sotto shock la donna dell'auto sui bambini: "Avevo messo la marcia, ho cercato di fermarla"
Il racconto dell'incidente: "Me la sono vista passare davanti, mio figlio ha tentato di uscire. Questa tragedia segnerà per la vita tutta la mia famiglia, siamo addolorati". I punti tecnici dell'inchiesta e le premesse dell'avvocato
L'AQUILA.«Me la sono vista passare avanti, ho provato a fermare la macchina con le mani ma non ci sono riuscita. Ed ha colpito i bambini rompendo la recinzione». Lo racconta la donna conducente della Passat che ieri dopo pranzo è piombata sull'asilo di Pile uccidendo un bambino e ferendone altre cinque. La donna ha parlato per la prima volta con il suo avvocato Francesco Valentini. «Mio figlio durante la corsa ha cercato di uscire dalla macchina sbattendo la testa dentro l'abitacolo. Io e tutta la mia famiglia non riusciamo a darci pace, questa tragedia segnerà per la vita. Siamo sconvolti, addolorati».
«Ho parcheggiato la macchina in pianura, ho inserito la marcia, non mi ricordo di aver inserito il freno a mano», ha poi proseguito la donna madre di tre figli di cui due iscritte alla scuola d'infazia 1° Maggio.
L'INCHIESTA. La donna viene ascoltata venerdì 20 dal sostituto procuratore Stefano Gallo. Domani intanto in Procura è previsto l'affidamento dell'incariico sulla perizia tecnica sull'auto all'esperto Cristiano Ruggeri, e sempre in mattinata è in programma una riunione alla presenza dell'anatomopatologo Giuseppe Calvisi per verificare l'eventualità chiesta da investigatori ed inquirenti di evitare la autopsia sul corpo di Tommaso effettuando una ricognizione cadaverica.
Anche se la donna sostiene di aver lasciato l'auto con la marcia ingranata e non parla di freno a mano inserito, l'esame su quest'ultimo dispositivo (di tipo elettronico) della Passat è ritenuto uno dei punti centrali della perizia per capire che cosa sia successo. Infatti, mentre per i freni di tipo meccanico non rimane traccia dell'utilizzo, per quello elettronico si può verificare la centralina di controllo. Per disinserire un freno a mano elettronico occorre seguire una procedura che va dall'alimentazione (chiavi inserite e girate), alla pressione sul pedale del freno e quindi sul bottone di disisinserimento. E poi affinché l'auto sia libera occorre che la marcia non sia ingranata o comunque che venga disinserita e portata sul "folle". Le indagini della squadra mobile aquilana proseguono però anche sulla questione della sicurezza all'esterno dell'asilo (la recinzione) e negli spazi circostanti.
L'AVVOCATO. "È una tragedia nella tragedia. È una colpa ma anche circostanze sfortunate e fortuite per una donna che ogni giorno faceva questi movimenti". Così l'avvocato Francesco Valentini, difensore dellamamma indagata per omicidio stradale nell'inchiesta sulla tragedia dell'asilo. "È una famiglia visibilmente provata, la signora non sa come comportarsi, non sa quale sia la corsa giusta da fare: chiede scusa e lo farà formalmente quando ci sarà la possibilità e qualora le altre famiglie lo volessero", spiega ancora l'avvocato che in relazione alla inchiesta sottolinea: "Ci difenderemo dalla accusa di omicidio stradale. Aspettiamo le risultanze tecniche dei vari esami prima di fare una analisi - continua il legale -. Bisogna riflettere sul fatto che la macchina si sia spostata dopo alcuni minuti e che abbia finito la sua corsa rompendo la recinzione che non era ancorata al muretto ma a terra".