"Un lupo mi ha azzannato", il racconto-choc di un 35enne a San Benedetto dei Marsi
Medicato in ospedale con cinque punti di sutura. In molti giurano di aver visto l’animale nei pressi di un distributore di carburante
SAN BENEDETTO DEI MARSI. Azzannato da un lupo, sceso a valle, mentre fa rifornimento in un distributore nel Fucino. È quanto raccontato da P.B., 35 anni, di San Benedetto dei Marsi, che è finito in ospedale per le lesioni riportate. Gli sono stati applicati cinque punti di sutura per ricucire le ferite causate dal morso dell’animale.
Numerosi testimoni giurano di avere visto un lupo aggirarsi a San Benedetto e sono diverse anche le segnalazioni su internet. Non si tratterebbe di un cane inselvatichito, ma di un vero e proprio lupo appenninico, almeno secondo la testimonianza della vittima.
«Sono stato assalito dal lupo subito dopo essere sceso dall’auto», ha raccontato l'uomo ai medici che lo hanno medicato in ospedale, «mi è saltato addosso all’improvviso e mi ha azzannato a un polpaccio».
Sulla ferita sono stati applicati i punti di sutura. L’uomo, secondo una prima ricostruzione, sarebbe sceso dalla macchina proprio mentre l’esemplare si trovava vicino alle pompe di carburante. Forse l’animale si è spaventato con l'arrivo improvviso della macchina, forse si è sentito in trappola e ha tentato di allontanarsi dall'area di servizio. Di solito in ambienti montani i lupi non attaccano l'uomo, ma la reazione all’interno del distributore è stata probabilmente diversa. In pochi secondi l’automobilista è riuscito a liberarsi risalendo in macchina, per poi raggiungere il pronto soccorso. I medici gli hanno curato la ferita applicandogli i punti di sutura al polpaccio e poi lo hanno dimesso con la terapia del caso.
Sui social network è stato lanciato l’allarme, con l’appello a fare attenzione, ma in molti hanno notato la singolare presenza. «Il lupo si è aggirato nella zona per tutto il giorno», afferma Edoardo Liberatore, dipendente del distributore, «lo abbiamo visto insieme a diversi clienti che hanno anche provato a fotografarlo con il cellulare, anche se era buio. Ma di certo non era un cane randagio». Anche una famiglia se lo è trovato davanti mentre era in macchina. «Si tratta di un lupo», racconta Massimo Imbastari, cacciatore «e lo abbiamo visto da vicino: ci siamo fermati e ci fissava a due metri di distanza».
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