Berghella a una cliente: «Se parli ti metto il cappio»
Le intercettazioni al medico accusato di corruzione rivelano secondo il gip Sarandrea una «sistematicità del metodo delinquenziale»
PESCARA. Il gip Sarandrea è perentorio: Vincenzo Berghella «ha certamente strumentalizzato la propria qualità per finalità meramente lucrative». Il giudice in uno dei passaggi evidenzia anche «la sistematicità del metodo delinquenziale». L’inchiesta a carico di Berghella, ex marito di Silvana Pica, scomparsa misteriosamente nel 2012, è partita dalla denuncia di un paziente che ha accusato il medico di avergli chiesto «un rilevante importo di denaro (da 2.000 a 4.000 euro) a garanzia del sicuro ottenimento dell’invalidità civile».
La richiesta di denaro sarebbe stata avanzata pure all’ex fidanzata dell’uomo, anche lei paziente di Berghella. In tale occasione il medico l’avrebbe minacciata «dicendole che qualora la notizia fosse trapelata all’esterno dello studio, le avrebbe messo “un cappio al collo”». Nella conversazione con un’altra paziente e dalle relative immagini registrate il 17 febbraio dello scorso anno emerge «come quest’ultima», si legge nel provvedimento del gip, «gli avesse consegnato un plico che si ritiene contenesse una somma di denaro pari a 1.000 euro; ciò si desume dal fatto che la donna nel consegnare il pacco ha contato fino a 10, dichiarando che qualora “la cosa” non fosse andata in porto ne avrebbe preteso la restituzione, ottenendo rassicurazioni da Berghella». C’è poi una conversazione definita dal gip di «assoluto rilievo», datata 18 febbraio 2016, dove Berghella rappresenta a un paziente «che su 40 consulenze che aveva predisposto, solo in due casi non aveva ottenuto il riconoscimento dell’invalidità richiesta». Poi il medico chiede 1.500 euro «da consegnare, a suo dire, a una persona per il buon esito della pratica, trattenendo per sè solo 250 euro». Il giorno seguente l’uomo porta a Berghella 1.100 euro, il quale «dopo aver visionato il denaro lamenta la mancanza di 200 euro che avrebbe trattenuto per sè e 400 euro che avrebbe dovuto consegnare ad una persona non menzionata». Altro contatto ritenuto di interesse è quello con una paziente, alla quale l’ex politico «non solo chiedeva e otteneva del denaro, ma consigliava anche sul modo di atteggiarsi di fronte alla commissione medica».Tra le conversazioni anche una dell’11 febbraio scorso tra l'indagato e un altro paziente, al quale Berghella riferisce che «per fargli ottenere la richiesta pensione di invalidità per circa 700 euro, avrebbe dovuto ricevere da lui 3.000 euro». In un’altra intercettazione, l’ex consigliere di Forza Italia discute con una signora alla quale spiega che «per ottenere la pensione avrebbe dovuto pagare 1.800 euro da suddividere tra i 6 membri della commissione di invalidità più il presidente». La donna nell’accettare «l’offerta illecita gli aveva proposto l'erogazione di tali somme una volta ottenuta la pensione, Berghella, pur rassicurandola sul buon esito della pratica, le opponeva la necessità di ottenere il denaro in anticipo, prospettando che ciò era richiesto dai componenti della commissione». C’è, infine, l’episodio relativo all’interessamento di Berghella per fare entrare in Marina il figlio di una sua paziente: la donna il 1° aprile scorso si sarebbe presentata allo studio del medico e gli avrebbe consegnato una busta bianca «che dall’intercettazione si ritiene contenesse il denaro promesso». In quell’occasione l’indagato avrebbe riferito «di aver incontrato la persona che si sarebbe occupata di raccomandare il figlio».
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