ABRUZZO IN FIAMME
Due mesi di roghi, ecco l’elenco inviato al premier Gentiloni
Dalle fiamme di Montesilvano ai disastri del Gran Sasso e del Morrone: 160 Comuni colpiti. Determinante questa relazione per ottenere 370 milioni di risarcimento danni
PESCARA. Lo stato d’emergenza in Abruzzo parte il 30 giugno «quando un violento incendio di interfaccia sviluppatasi a ridosso della zona residenziale collinare del Comune di Montesilvano ha richiesto un complesso intervento di spegnimento a ridosso delle abitazioni». Cominciano così l’estate di fuoco e il dossier che la Regione ha inviato al premier, Paolo Gentiloni. Sulla base del dossier, di cui pubblichiamo i passaggi chiave, sarà stabilito il risarcimento di 371 milioni di danni.
DAL 10 AL 12 LUGLIO. «Nell’area Parco Nazionale della Maiella», scrive la Regione, «un vasto incendio interessa i Comuni di Caramanico, San Valentino, Bolognano e Castiglione a Casauria in provincia di Pescara. La superficie percorsa dal fuoco è di 330 ettari. Contestualmente vengono predisposti interventi nei comuni di Roccascalegna, Lentella, Tornareccio per la provincia di Chieti; Trasacco, Scanno, Luco dei Marsi ed Ortucchio in provincia dell’Aquila».
PAUSA E NUOVI ROGHI. «Dopo una relativa pausa di circa due settimane, la fase emergenziale ha trovato nuovo avvio tra i giorni 1-4 agosto». Così prosegue la relazione inviata a Roma, «con un secondo evento nel territorio di Caramanico Terme, ancora una volta all’interno del perimetro del parco Nazionale della Maiella. Il fuoco ha interessato 70 ettari. In concomitanza con tale evento si è sviluppato un rogo doloso nel Comune dell’Aquila, in località Aragno». Il dossier sottolinea che «a partire dal 1° agosto si è avuta una progressiva evoluzione negativa dello scenario dei fronti di fuoco. La forza distruttiva delle fiamme è apparsa difficilmente contrastabile nonostante il massimo dispiegamento delle risorse umane e tecniche disponibili sul territorio».
ALTRI LUOGHI. «Altri significativi focolai interessano nei primi giorni di agosto Cupello (Ch), Alanno (Pe) in zona Pescarina e Piano d’Orta; Rapino (Ch); San Vito (Ch); Montereale (Aq); Tufillo (Ch); Abbateggio (Pe) Roccacaramanico (Pe), L’Aquila località Cansatessa, Sant’Omero (Te), Morino (Pe), San Salvo (Ch), Gissi (Ch) e Torricella Sicura (Te)».
CASO GRAN SASSO. Arriviamo al 5 agosto: «La violenza e l’intensità dei roghi trovano nuova significativa forza con lo sviluppo di due roghi in zona Fonte Vetica nel territorio di Castel del Monte (Aq) in pieno Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nonché nel Comune di Colledara (Te) in località Bascianella. In particolare», dice il dossier, «il rogo di Fonte Vetica ha interessato un territorio molto vasto, scavalcando, intorno al 7 agosto, il crinale montuoso ed interessando il Monte Siella nel territorio comunale di Farindola, in provincia di Pescara».
TORNA LO SPETTRO. «A Farindola l’incendio del monte Siella arriva a lambire il cono valanghivo dell’evento di gennaio 2017 che ha spazzato via l’hotel Rigopiano e mietendo, purtroppo, numerose vittime. Alla fine la stima sarà di 325 ettari di superficie percorsa dal fuoco», sottolinea la Regione.
SCATENATI. «Numerosi altri incendi hanno flagellato il territorio abruzzese nei primi dieci giorni del mese di agosto», si legge, «con riprese nei territori di Caramanico e San Valentino in Abruzzo Citeriore, e nuovi eventi disseminati su Lecce dei Marsi, Cupello, San Salvo, Canistro, Manoppello, Torre dei Passeri, Sassa e Sulmona. A Trasacco e Collelongo l’incendio si svilupperà per ben sei giorni ed alla fine interesserà una superficie di 1000 ettari».
ESPLOSIONE FINALE. Nella seconda metà di agosto c’è infine una recrudescenza del fenomeno incendi «esploso poi letteralmente con l’emergenza della zona della Valle Peligna – Monte Morrone, il 20 agosto, con interessamento dei Comuni di Sulmona, Pacentro, Pratola Peligna, Roccacasale». E poi nella Marsica «con interessamento dei comuni di Luco dei Marsi, Magliano dei Marsi, Tagliacozzo, Carsoli, ed ulteriori roghi a Prezza, Raiano, Secinaro, Tione degli Abruzzi, Goriano Sicoli e Cocullo». In totale i Comuni colpiti sono 160. (l.c.)