Ladre ragazzine riprese dalle telecamere a Pescara

Tentano di truffare un’anziana, poi si accaniscono contro la porta con schede e cacciavite. Fuga a mani vuote dopo 13 minuti

PESCARA. Forse doveva essere una truffa in casa di un’anziana. Stavolta, le presunte truffatrici sono due ragazze ventenni, quasi delle insospettabili, vestite con delle canotte, pantaloncini corti e scarpe da tennis, una con i capelli neri, lunghi e sciolti, l’altra con i capelli castani raccolti in uno chignon fatto in fretta. La vittima prescelta è un’anziana di 82 anni che vive in un palazzo di via L’Aquila, nel centro di Pescara. Ma il piano del raggiro, risalente al 28 giugno scorso, intorno alle 15, fallisce ancora prima di cominciare e cambia nell’idea di un furto. Un colpo rimasto solo tentato per l’inesperienza delle due ragazze che, con scheda plastificata e cacciavite, si accaniscono per 13 minuti contro la porta blindata ma non riescono a far saltare la serratura. Un tentativo di furto ripreso dalle telecamere di sicurezza del palazzo: il filmato è già nelle mani della polizia. Una beffa per le ragazze: entrate per rubare, se ne vanno senza un euro e con il rischio di essere riconosciute.

Ladre ragazzine: ecco il video girato nel palazzo
Ladre ragazzine in azione in un palazzo del centro di Pescara: è successo in via L’Aquila. Ecco il video che è stato consegnato alla polizia

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Le stesse telecamere, nel luglio dell’anno scorso, hanno ripreso un’altra truffatrice: una donna di una quarantina d’anni capace di pedinare e accompagnare una pensionata nel suo appartamento e di spillarle 1.300 euro. Anche in quel caso il video è stato consegnato alla polizia, ma la truffatrice è rimasta senza nome e cognome.

L’ultimo filmato comincia con una delle due ragazze che suona il campanello e si trova davanti l’anziana: per coincidenza, la pensionata è pronta a uscire per andare a fare la spesa. La ragazza, allora, improvvisa: «Posso entrare? Le devo parlare», dice mentre la complice è ancora nascosta sulle scale, dietro a una fila di piante. «Vai via subito», ordina la pensionata che chiude la porta, prende l’ascensore e se ne va senza dare importanza a quella domanda. La presunta truffatrice si gira e se ne va per le scale, ma è solo una finta: passa solo un pugno di secondi e le due si ripresentano davanti allo stesso portone. Una si inginocchia sullo zerbino e guarda sotto la porta: cerca di capire se dentro ci sia ancora qualcuno. Poi, inizia la lotta contro la serratura con gli arnesi presi da dentro la canotta: prima con una scheda plastificata, poi, con un cacciavite. Ma la porta resta chiusa. Le ladre se ne vanno ma l’ultimo passaggio davanti alle telecamere potrebbe essere la loro trappola.

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